A Ginevra vertice sull'Ucraina. Putin in tv: "Spero di non dover usare la forza"
Nel giorno dell’apertura a Ginevra del vertice tra Stati Uniti, Russia, Unione Europea
e Ucraina sulla crisi a Kiev, il presidente russo Putin chiarisce in tv la sua posizione.
Parole di fuoco rivolge al governo ucraino, allo stesso tempo rilancia il dialogo
come unica via di uscita. Il servizio di Benedetta Capelli:
La soluzione
della crisi ucraina si gioca su più tavoli. A Ginevra ha preso il via il vertice a
4 tra Usa, Unione Europea, Russia e la stessa Ucraina. Una riunione che si è aperta
in un clima di tensione dopo gli scontri tra forze di polizia ucraine e filorussi
scoppiati a Mariupol, nella regione orientale di Donetsk. Tre le vittime e 13 i feriti.
Intanto, i governi dell’Ue dicono di essere pronti a sanzioni immediate contro Mosca,
nel mirino le imprese energetiche russe. Su questo punto il presidente della Commissione
europea, Manuel Barroso, ha messo in guardia dal rischio di una cessazione dei flussi
di gas russo all’Ucraina.
Da parte sua, Putin ha rimarcato che l’Europa non
può farne a meno. Il presidente russo oggi in tv ha denunciato il “grave crimine”
dell'uso della forza contro i manifestanti russofoni nell'est e ha avvertito che le
nuove autorità di Kiev stanno spingendo il Paese “verso l'abisso”. Ha poi lasciato
aperta la porta al dialogo dicendosi fiducioso che si troverà “una soluzione di compromesso”.
Il capo del Cremlino ha auspicato di non dover mandare le truppe in Ucraina - pur
avendone il “diritto”, dopo il via libera ottenuto dal Senato a marzo – ma farà il
possibile per aiutare la popolazione russofona a difendere i propri diritti.