"Qui Gesù è passato
dalle parole ai fatti. Questo è il luogo dei fatti". Dal Romitaggio del Getsemani,
vicino alla Basilica dell'Agonia, o delle Nazioni, P. Diego Dalla Gassa ofm, ci ricorda
la solitudine di Gesù nelle ore che hanno preceduto l'offerta di sé, la sua preghiera
al Padre. Commentando le parole di Francesco all'Udienza generale di oggi, il religioso
spiega: "Ogni volta che baciamo la croce è come se ci ricollegassimo a quell'avvenimento
accaduto una volta per sempre, come se si riaprisse una finestra di grazia. Non
ci basterà una vita per comprendere il mistero della Passione di Gesù, è qualcosa
che supera il nostro limite e anche le nostre negligenze. E quella luce che Lui
ha acceso nel buio è una luce che accende dove c'è aggressività, ingiustizia, dove
c'è un contesto, il nostro, che dice il contrario e che vorrebbe zittirlo". Suor
Fulgida Gasparini è una missionaria comboniana originaria di Vicenza, da cinque anni
a Gerusalemme: "La città in questi giorni è una splendida visione di umanità in cammino,
una realtà di fratelli maggiori che insieme a tutte le chiese cristiane si preparano
alla celebrazione della Pasqua. E' molto bello passeggiare lungo le strade della città
vecchia perché ci si può incontrare e ci si sorride. E' un tempo molto bello in
cui si può vivere l'ecumenismo e il dialogo interreligioso gomito a gomito". Suor
Fulgida racconta di numerosi pellegrini che visitano i luoghi santi: asiatici per
lo più, e anche dalla Grecia, dalla Russia. "Qui davvero si vive il momento della
discesa agli Inferi, nel sabato santo, dove il silenzio è pieno di attesa. Si sa che
qualcosa di grosso avverrà. E' bello entrare nelle chiese, quelle orientali, dove
si mostra l'icona di Gesù risorto che non è da solo: esce dal ventre della terra ma
tiene ben stretto ai polsi Adamo ed Eva, vittorioso, portando con sé una umanità redenta".
E come si attende il Papa che si recherà in Israele a fine maggio? "Ci sono grandi
aspettative, anche se sarà una visita breve. Qui la gente che vive una grande tensione
per il muro di protezione - noi abitiamo proprio a ridosso - spera che la creatività
evangelica di questo Papa esploda e porti davvero la resurrezione per i tre popoli
che vivono assieme in questa terra: gli ebrei, i palestinesi e i beduini". (a
cura di Antonella Palermo)