India. I vescovi al presidente: la Chiesa darà il suo contributo alla nazione
La Chiesa indiana prega intensamente per il delicato passaggio elettorale che nel
mese di aprile vive il popolo indiano, impegnato nelle elezioni generali, e continuerà
a dare il suo prezioso contributo alla nazione, operando soprattutto nel campo dell’istruzione
e dei servizi sociali: è quanto hanno detto i vescovi indiani incontrando il Presidente
dell’Unione indiana, Shri Pranab Mukherjee. Come riferisce all'agenzia Fides padre
Joseph Chinnayyan, portavoce della Conferenza episcopale dell’India (Cbci), il leader
della nazione ha incontrato nei giorni scorsi il nuovo Consiglio di presidenza dei
vescovi, formato dal card.Baselios Cleemis (presidente), dai vescovi mons. Andrews
Thazhath e mons. Filipe Neri Ferrao (i due vicepresidenti), e da mons. Albert D'Souza
(segretario generale).
Shri Pranab Mukherjee ha detto di apprezzare il servizio
reso dai cristiani alla nazione e la totale dedizione dei leader spirituali della
Chiesa, vescovi, preti, religiosi, laici impegnati per il miglioramento della vita
del popolo dell'India, per la pace e l'armonia. Il Presidente ha appreso con soddisfazione
l'iniziativa della Chiesa cattolica di osservare una speciale Giornata di preghiera
per le elezioni, auspicando che i nuovi membri del Parlamento che verranno eletti
garantiscano il buon funzionamento delle istituzioni civili, nell’interesse della
nazione e per il benessere del popolo indiano.
La nota inviata a Fides riferisce
anche che i vescovi hanno espresso grande gioia e speranza per la notizia, giunta
dal Vaticano, che il Santo Padre ha approvato i miracoli attribuiti all’intercessione
del Beato Kuriakose Chavara e della Beata suor Euphrasia del Sacro Cuore di Gesù,
che preludono alla canonizzazione dei due indiani. (R.P.)