2014-04-14 12:28:51

Pakistan: a Lahore terzo rinvio per l'appello di Asia Bibi. Minacce islamiste ai giudici


Ancora un nuovo rinvio nel processo di appello a carico di Asia Bibi, la madre cristiana di cinque figli condannata a morte per blasfemia; i giudici di secondo grado Sardar Tariq Massod e Abdul Sami Khan, dell'Alta corte di Lahore, hanno aggiornato l'udienza poco dopo aver aperto la seduta e dato lettura del procedimento. Fonti giudiziarie riferiscono che domani dovrebbe essere annunciata la nuova data di una vertenza giudiziaria che si trascina da tempo senza alcun progresso. Da tempo - riferisce l'agenzia Asianews - gruppi estremisti lanciano minacce ed esercitano pressioni sul collegio giudicante, perché confermi la pena capitale inflitta in primo grado. Tuttavia, i legali della donna si dicono fiduciosi e auspicano che l'Alta corte possa decidere presto per il proscioglimento e la scarcerazione.

Da giorni la comunità cristiana pakistana ha promosso giornate di digiuno e preghiera Asia Bibi e Sawan Masih, entrambi condannati a morte (da innocenti) in base alla famigerata "legge nera".

Asia Bibi, dal novembre 2010 nel braccio della morte, sottoposta a regime di isolamento in carcere per motivi di sicurezza, è ormai da tempo un simbolo della lotta contro la blasfemia; per averla difesa, nel 2011 gli estremisti islamici hanno massacrato prima il governatore del Punjab Salman Taseer, poi il ministro federale per le Minoranze religiose (e cattolico) Shahbaz Bhatti. Il 26enne cristiano Sawan Masih, originario di Lahore, è stato invece condannato nei giorni scorsi in primo grado, dietro false accuse che in realtà celano dissapori personali con la persona che lo ha denunciato.

Interpellato da AsiaNews padre James Chand, dell'arcidiocesi di Lahore, sottolinea quanto sia triste "osservare come in Pakistan la situazione peggiori ogni giorno, non solo per le minoranze ma, in particolare, per le donne e le ragazze. Continuiamo a pregare per Asia Bibi e Sawan Masih". Un appello al quale si unisce p. Aurthur Naz, sacerdote originario del Punjab centrale, che rilancia "una giornata di digiuno e preghiera in programma per mercoledì 16 aprile". (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.