Misano. Si può morire per una gara in moto? Lega Pro. Il Renate nelle scuole per
la legalità nel calcio
Ancora una tragedia
in nome dello sport. Un giovane, Emanuele Cassani, 24 anni, è rimasto vittima di un
incidente sul circuito di Misano Adriatico, intitolato a Marco Simoncelli, altra vittima
delle due ruote, solo dopo 50 metri dal via. E' l'ultimo incidente mortale, di una
serie, in gare motociclistiche. Emanuele, correva senza sponsor, senza ingaggio, con
la passione per la moto mantenuta lavorando a Imola. La riflessione da fare, oltre
il dolore e il cordoglio, è se, per la passione sportiva, un giovane, un atleta, debba
morire. Nel calcio, a Livorno, i tifosi della curva, arrabbiati per la sconfitta
in casa contro il Chievo che apre la porta della B per i toscani, hanno chiesto ai
giocatori di togliersi la maglia per la vergogna, gesto che la squadra amaranto ha
rifiutato in blocco. Invertendo una tendenza in atto in molti campi, quando le cose
non vanno bene. Per la storia di Lega Pro, andiamo a Renate, Seconda Divisione, girone
A già propmossa in Prima Divisione, dove la società è impegnata sul territorio (in
provincia di Monza Brianza), nelle scuole, per educare i ragazzi alla legalità fuori
e dentro il campo di gioco. In particolare contro le scommesse clandestine. (a cura
di Luca Collodi)