Cuba. Piano Caritas: la carità rende possibile la speranza
“La Caritas deve distinguersi per la passione, l’ardore, la mansuetudine e la tenerezza
con la quale si avvicina ai bisognosi per promuoverli come persone”. Queste le parole
di mons. Jorge Serpa, presidente di Caritas Cuba, nel corso della terza Assemblea
generale della Caritas locale, che si è conclusa con la presentazione del Piano strategico
decennale 2014-2023.
All’incontro hanno partecipato più di 80 delegati di tutte
le diocesi, insieme ai responsabili delle diverse pastorali della Chiesa cubana, e
rappresentanti di organizzazioni umanitarie ecclesiastiche e civili, nazionali ed
internazionali. Anche il nunzio apostolico a Cuba, l’arcivescovo Bruno Musarò, ha
assistito all’inaugurazione dell’evento presieduto da mons. Juan de Dios Martìnez,
vescovo ausiliare dell’Avana, e da padre Francisco Hernández, responsabile di Caritas
per la Regione di America Latina-Caraibi.
Ad aprire i lavori, la relazione
di Maritza Sánchez, direttrice di Cáritas Cuba che dopo il resoconto sul lavoro dell’organizzazione
nell’ultimo triennio, ha esortato a mantenere lo spirito di fratellanza e discernimento
che felicemente ha plasmato la missione dell’organizzazione in questi anni. Il responsabile
della Caritas per la regione latinoamericana ha ricordato la chiamata dell’Esortazione
apostolica di Papa Francesco a portare la “Gioia del Vangelo”, con la “metodologia
della parabola del Buon samaritano, in altre parole: l’assistenza che guarisce corpo
a anima, l’accompagnamento che promuove la persona, la gratuità della condivisione
e la esperienza della compassione”.
Il nuovo piano decennale, presentato da
Miguel Angel Pons, responsabile dell’Ufficio nazionale di Caritas Cuba, visualizza
la realtà che si vuole costruire e come questa missione deve essere intrapresa nei
diversi ambiti del lavoro: coltivare i valori evangelici, offrire nuove opportunità
ai più bisognosi e alle persone in difficoltà e rendere possibile la speranza. (A
cura di Alina Tufani)