Pakistan. Caso di Asia Bibi: è probabile che l’udienza salti ancora
E’ molto probabile che la nuova udienza per il processo di appello di Asia Bibi –
la donna cristiana condannata a morte per blasfemia – che è fissata per lunedì 14
aprile, slitti nuovamente. Si tratterebbe dell’ennesimo rinvio, questa volta “per
ragioni amministrative interne alla Corte”.
Lo riferisce all’agenzia Fides
l’avvocato difensore della donna, Naeem Shakir, spiegando: “Il primo collegio di due
giudici, a cui era stato assegnato il caso, è stato smembrato dall’amministrazione
del tribunale e uno dei giudici trasferito; anche il secondo collegio, a cui il caso
è passato, si è sciolto e un terzo non è ancora stato nominato. Non ho ricevuto comunicazioni
dall’amministrazione, ma a questo punto (sabato 12 aprile, ndr) è davvero improbabile
che lunedì l’udienza si tenga. Ci aspettiamo un altro rinvio, di almeno 10 giorni.
Movimenti e spostamenti dei giudici rientrano nella piena discrezionalità dell’amministrazione
dell’Alta Corte e avvengono di routine, per i più svariati motivi. Tuttavia questi
continui rinvii ci infastidiscono molto”.
Secondo l’esperienza, può capitare
che siano gli stessi giudici a evitare casi delicati e sensibili come quelli di blasfemia,
per paura di finire nel mirino dei fondamentalisti. Nel frattempo Asia Bibi resta
in carcere di Multan, in attesa di novità, ma è comunque escluso che possa partecipare
direttamente ad alcuna udienza. (R.P.)
Bollettino del Radiogiornale della
Radio Vaticana Anno LVIII no. 102