Nuovo governo in Mali per la soluzione dei problemi del Paese
In Mali, Paese africano piegato da una profonda crisi politica ed umanitaria, dopo
6 giorni dall’incarico il premier Moussa Mara ha formalizzato il nuovo esecutivo.
Ora si aprono delle concrete speranze di risolvere i problemi endemici della Nazione.
Sentiamo Giulio Albanese:
Almeno sul piano
formale, può dirsi conclusa la crisi scaturita dalle dimissioni di Oumar Tatam Ly,
a distanza di soli otto mesi, da quando le elezioni presidenziali dello scorso agosto
sancirono la vittoria elettorale di Ibrahim Boubacar Keita. In questo nuovo esecutivo
formato in tutto da 31 ministri - contro i 35 del governo precedente - Zahabi Ould
Sidy Mohamed, originario di Timbuctu è stato nominato ministro della Riconciliazione,
al posto di Cheick Oumar Diarrah, che lascia il governo. Mentre Ould Sidy Mohamed
è stato sostituito al ministero degli Esteri da un diplomatico, Abdoulaye Diop. Il
cammino del nuovo governo è comunque tutto in salita: molte delle iniziali speranze
in una possibile stabilizzazione e ripresa del Paese sembrano aver perso concretezza,
a fronte di un aumento delle frizioni tra le autorità governative e i tuareg indipendentisti
attivi nel nord del Paese e della persistente minaccia jihadista nelle aree del Paese
in cui il controllo delle forze maliane è più fragile.