In Siria: 2 nuovi attacchi con gas tossici, almeno 7 vittime. Scambio di accuse regime-ribelli
C’è il sospetto di due nuovi attacchi chimici in Siria con almeno 7 vittime tra cui
un bambino. E’ di questo pomeriggio infatti la notizia che rimbalza sui siti di informazione
internazionale, di bombardamenti sulle città di Kfar Zeita e Harasta, con diversi
casi di intossicazione e soffocamento dovuti a gas cloro. Per ora nessuna certezza
ufficiale se non accuse reciproche, sulla responsabilità dell’attacco, tra il governo
e la Coalizione nazionale siriana, principale gruppo d’opposizione. Il servizio di
Gabriella Ceraso:
La memoria corre
all’agosto scorso a Ghouta, sobborgo di Damasco, e alle oltre 1300 vittime straziate
dal gas sarin dopo un attacco la cui responsabilità tuttora si rimpallano ribelli
en regime. Oggi le notizie sono ancora una volta discordanti e incerte: gli attivisti
dei comitati locali imputano al governo due attacchi nelle ultime 24 ore con gas tossici
e il regime punta il dito sul fronte al Nusra legato ad Al Qaeda e al fianco dei ribelli.
Non si tratterebbe di sarin quanto di qualcosa di simile a pesticidi -forse cloro-
che diffonde fumi e odori soffocanti. Il bilancio piu' grave sarebbe ad Harasta, sobborgo
di Damasco, con 5 morti. Altre due vittime, tra cui un bimbo,si conterebbero invece
in un attacco di ieri a KfarZeita, nella provincia di Hama, dove i bombardamenti sono
continuati anche oggi. L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, impegnata
nella distruzione dell'arsenale siriano, ha detto che indaghera' se lo chiedera' uno
degli Stati firmatari della Convenzione che mette al bando l'uso dei gas letali. In
tutto,lo ricordiamo, sono state portate fuori dalla Siria il 58,5% delle armi chimiche
dichiarate da Damasco in 12 siti.