Il premier ucraino apre a referendum nelle regioni russofone
Mentre Stati Uniti e Ue discutono di nuove sanzioni alla Russia, nella crisi ucraina,
l’attenzione ora è sulle regioni sud-orientali del Paese: Mosca smentisce di avere
inviato 007 e di voler sobillare rivolte. Intanto il premier di Kiev sembra aprire
a referendum locali. Il servizio di Fausta Speranza:
Mosca non
ha alcun piano di far aderire le regioni sud-orientali dell'Ucraina alla Russia. E’
quanto dichiara il capo della diplomazia russa Lavrov, sottolineando che Mosca non
ha militari o 007 nelle regioni sud-orientali dell'Ucraina. Kiev e Washington hanno
accusato la Russia di aver inviato "agenti provocatori" nel sud-est del Paese per
creare il caos e il pretesto per un intervento militare. Intanto il premier ucraino
Iatseniuk, durante la sua visita a Donetsk, proprio nell'Ucraina orientale, si dice
a favore dell'adozione da parte del parlamento di una legge che consenta referendum
locali, vietati dalla costituzione vigente, sullo status della regione. E' una delle
richieste principali dei filorussi che hanno occupato alcuni palazzi del potere nell'est.