Dell'Utri, ricercato internazionale, fa sapere che non intende sfuggire all'arresto
Sono state attivate ricerche internazionali di Marcello Dell'Utri, l’ex senatore del
Pdl che si è reso latitante dopo che la Corte d'appello di Palermo ha emesso a suo
carico un’ordinanza di custodia cautelare. Martedì prossimo l’udienza della Cassazione
sulla condanna per concorso in associazione mafiosa. Ma Dell’Utri fa sapere: non intendo
sottrarmi alla cattura. Servizio di Giampiero Guadagni:
E’ in attesa
della sentenza definitiva Marcello Dell’Utri, condannato a sette anni per concorso
esterno in associazione mafiosa. Contro l’ex senatore del Pdl era stato emesso l'8
aprile un ordine di custodia cautelare per pericolo di fuga. Ma Dell’Utri era già
all’estero, forse da alcune settimane, probabilmente in Libano. In una nota all’agenzia
di stampa Ansa, Dell’Utri spiega: mi sto curando dopo un intervento di angioplastica.
E assicura: non mi voglio sottrarre alla cattura. Dell’Utri definisce aberrante la
richiesta di preventiva custodia cautelare. E aggiunge: mi auguro che un processo
ventennale si possa concludere definitivamente e positivamente. La vicenda giudiziaria
che riguarda uno dei fondatori di Forza Italia è cominciata nel 1994. Nel processo
d’appello del 2012 la condanna a sette anni per concorso in associazione mafiosa:
i giudici ritengono Dell'Utri un vero e proprio “mediatore contrattuale” del patto
di protezione tra Berlusconi e Cosa nostra. La fuga di dell’Utri era prevedibile,
affermano Movimento 5 Stelle e Sel che chiedono le dimissioni del ministro dell’Interno
Alfano. Richiesta stravagante e provocatoria, replica il Nuovo centrodestra, partito
di cui Alfano è leader.