2014-04-10 12:29:21

Nigeria. I vescovi: è la povertà la causa delle violenze tra allevatori Fulani e indigeni


Gli interminabili conflitti tra gli allevatori Fulani e gli agricoltori indigeni nello Stato nigeriano del Benue non sono altro che guerre tra poveri che lottano per difendere i propri mezzi di sussistenza e possono essere risolti solo con il dialogo e la mediazione delle autorità. E’ quanto affermano i vescovi dello Stato situato nella Nigeria centro-orientale in un documento pubblicato al termine di una recente riunione a Makurdi.

Da diverso tempo, in diversi Stati del centro-nord del Paese si verificano ricorrenti episodi di violenza tra i Fulani, gruppo etnico di pastori nomadi di religione musulmana, e contadini di altre etnie e religioni che cercano difendere i raccolti dal bestiame di passaggio degli allevatori. Violenze che vengono sempre più spesso strumentalizzate ed erroneamente scambiate per scontri religiosi, ma - come i vescovi nigeriani vanno ripetendo da anni - derivano in realtà dalla lotta per la sopravvivenza tra agricoltori e allevatori.

Ed è quanto ribadiscono nella loro nota i vescovi delle diocesi di Makurdi, Otukpo, Gboko e Katsina-Ala che chiedono alle autorità centrali e locali di risolvere il problema, affrontandone le cause e quindi, da un lato, con strumenti legali, dall’altro, riorganizzando lo spostamento e i mercati del bestiame in Nigeria. I vescovi si rivolgono quindi ai leader delle comunità locali e ai leader religiosi, perché collaborino per trovare una soluzione che permetta una convivenza pacifica tra tutte le comunità. “Quelli che hanno alimentato questa crisi gettando olio sul fuoco – ammoniscono - sappiano che li attende il giudizio di Dio”. (A cura di Lisa Zengarini)







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