Il Papa: la tratta di esseri umani è un delitto contro l'umanità
“Un delitto contro l’umanità”. Con queste parole Papa Francesco ha definito la tratta
degli esseri umani, incontrando nell’aula magna della Pontificia Accademia delle Scienze
i partecipanti alla Conferenza internazionale dedicata a questo terribile fenomeno.
Prima del suo intervento, il Papa ha incontrato quattro vittime della tratta. Il servizio
di Alessandro De Carolis:
“La tratta
di esseri umani è una piaga, una piaga, nel corpo dell’umanità contemporanea, una
piaga nella carne di Cristo. È un delitto contro l’umanità”.
L’abominio
di commerciare in donne, bambini, uomini: Papa Francesco parla come se le ferite sulla
“carne di Cristo” fossero incise sulla sua. Tutti sanno che da sempre questo “triste
fenomeno”, come lo definisce, è per lui un campo di lotta e il faccia a faccia con
i partecipanti alla Conferenza internazionale sulla tratta è l’occasione per esprimere
il suo sdegno, ma soprattutto l’urgenza della solidarietà con le vittime, ispirata
dalla fede:
“E’ un incontro, un incontro importante, ma anche è un gesto:
è un gesto della Chiesa, un gesto delle persone di buona volontà che vuol gridare
‘basta!’ (...) Il fatto di trovarci qui, per unire i nostri sforzi, significa che
vogliamo che le strategie e le competenze siano accompagnate e rafforzate dalla compassione
evangelica, dalla prossimità agli uomini e alle donne che sono vittime di questo crimine”.
Papa
Francesco ringrazia tutti i vescovi di Inghilterra e Galles per aver promosso la Conferenza
e ringrazia il cardinale Nichols, accanto al quale siede come un conferenziere qualsiasi
tra i banchi dell’aula magna della Casina Pio IV. Di fronte e ai lati del Papa si
scorgono anche molte divise, quelle delle autorità di polizia che combattono questo
tipo di traffico. Papa Francesco mette insieme il loro servizio, basato sul “rigore
della legge”, e quello degli operatori umanitari, chiamati a esprimere soprattutto
“accoglienza, calore umano” e offrire una “possibilità di riscatto” per le vittime:
“Sono
due approcci diversi, ma che possono e devono andare insieme. Dialogare e confrontarsi
a partire da questi due approcci complementari è molto importante. Per questo motivo
incontri come questo sono di grande utilità, direi necessari”.
In tarda
mattinata, nella conferenza stampa presso la nostra emittente, alti rappresentanti
delle Forze dell’ordine e autorità ecclesiastiche hanno fatto il punto a conclusione
della Conferenza internazionale sulla tratta e dell’incontro con il Papa. Sono intervenuti,
tra gli altri, il cardinale Vincent Gerard Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente
della Conferenza sul Traffico Umano, il cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo
di Abuja in Nigeria, e Sir Bernard Hogan-Howe, Metropolitan Commissioner in London.
Il servizio di Fausta Speranza:
Alla forte esortazione
del Papa a sradicare la piaga della tratta di esseri umani, “crimine contro l’umanità”,
si uniscono i partecipanti alla Conferenza con una dichiarazione finale in cui promettono
di proseguire l’impegno contro lo sfruttamento di esseri umani che significa – è stato
sottolineato – schiavitù. E poi il capo della polizia di Londra ha fatto l’esempio
di un progetto concreto:
"A great encouragement to press forward as quickly
as I can… Un grande incoraggiamento a insistere con forza per la fondazione
e la realizzazione, il più presto possibile, di una casa a Londra nella quale riunire
il meglio delle pratiche e della cura a lungo termine, pensata per alcuni di coloro
che abbiamo salvato dalla schiavitù. Abbiamo chiamato questo il 'Progetto Bakhita',
ricordando suor Joséphine Bakhita, e vogliamo che l’8 febbraio, in cui la Chiesa ricorda
la suora Santa, sia istituzionalizzato come giorno di preghiera per le persone rese
schiave del mondo moderno".
Suor Aurelia Agredano Pérez, vicegenerale della
Congregazione delle Adoratrici Ancelle del Santissimo Sacramento e della Carità, ha
sottolineato l’importanza di andare oltre gli interventi di polizia, pur essenziali,
per cambiare il contesto:
"Sin un trabajo de sensibilización... Senza
un lavoro di sensibilizzazione, di formazione e anche di prevenzione, in tante realtà
della nostra società, incominciando dalle nostre famiglie e dalle nostre scuole, nessuna
lotta seria alla tratta sarebbe possibile".
Alla domanda dei giornalisti
sui risultati che possono essere attribuiti alla Conferenza, è stato risposto che
di fronte al numero di Paesi coinvolti, di normative e di situazioni diverse che entrano
in campo, non può essere facile suggerire formule legislative, ma il primo risultato
dovrebbe essere la promozione di un cambio di prospettiva sulla prostituzione: non
più un fenomeno inesorabile, ma una forma di schiavitù da combattere.