Guerra in Siria: Israele accoglie e cura dei feriti siriani
Sono passati tre anni dall’inizio delle ostilità in Siria, con la guerra civile che
sta dilaniando il Paese, mietendo ovunque morte, ed allarmando il mondo intero. Dei
numerosissimi feriti, alcuni hanno trovato ospitalità presso i Centri ospedalieri
dei Paesi vicini tra i quali anche Israele. La nazione israeliana, infatti, anche
se ufficialmente “nemico” della Siria da più di un decennio, si è impegnata, sin dal
2013, a dare il proprio aiuto umanitario offrendo accoglienza e cure a centinaia di
siriani. Questo accade ancora negli ospedali situati nella regione della Galilea,
al nord, dove tra i Centri più attivi emerge l’ospedale di Safed, col direttore Oscar
Embon.
I casi più urgenti, che superano la frontiera tra la Siria ed Israele,
vengono presi in cura dagli ospedali israeliani fino al pieno ristabilimento della
persona. Diversi sono i servizi offerti e che vanno dalle operazioni chirurgico-plastiche
alle più complesse amputazioni degli arti, dal sostegno psicologico alle vittime –
spesso in evidente stato confusionale a causa delle atrocità alle quali hanno assistito
– alle nascite di bambini siriani in sala parto. Così, l’aiuto offerto dallo Stato
di Israele si manifesta come un gesto nobile ma anche portatore di un messaggio di
pace ben preciso, che va oltre le difficoltà e le violenze di natura politica, incentrato
sulla dignità della persona, soprattutto della persona la cui identità fisica o psicologica
è stata violata da fattori bellici. (G.P.)