Pakistan: decine di vittime per un attentato al mercato di Islamabad
Ha causato almeno 23 morti e 40 feriti l’attentato che questa mattina ha devastato
un grande mercato di frutta e verdura affollato di persone nei pressi di Islamabad.
Un’esplosione - riporta l'agenzia Misna - sentita fino a una decina di chilometri
di distanza provocata da esplosivo scaricato insieme a cassette di frutta da un camion
che si è allontanato. Nessuna rivendicazione finora, ma l’atto terroristico ha ancora
una volta evidenziato che il tentativo del governo di coinvolgere in un dialogo gruppi
militanti ha più limiti che risultati concreti.
Emerge con chiarezza, anche
se negato dagli stessi interessati, il divario tra i Talebani che sostengono il dialogo
(Tehreek-e-Taleban e associati), sebbene con precondizioni e distinguo, e altri che
vogliono invece continuare la lotta per prendere il potere.
Anche questo massacro,
tuttavia, difficilmente potrà bloccare i contatti tra governo e Talebani, visto dal
governo come unica possibilità per una soluzione duratura al conflitto che in oltre
un decennio ha provocato 40.000 vittime, in maggioranza civili. L’alternativa sarebbe
un conflitto aperto, per il quale le autorità civili e militari hanno da tempo preparato
i piani ma che porterebbe comunque a nuove vittime e devastazioni in un Paese in forte
crisi economica e dove la situazione di continua incertezza allontana investimenti
e iniziative di cooperazione.
Quello di oggi è il secondo attentato che colpisce
la capitale pachistana in poco più di un mese. Il 3 marzo un attentato suicida aveva
ucciso 11 persone e ferito altre 25. Arriva anche a un solo giorno di distanza dall’esplosione
seguita da un incendio che ha devastato un convoglio ferroviario nella provincia del
Balochistan con 12 morti e un gran numero di feriti e ustionati.