Tensione Renzi-FI sulle riforme. Domani il Def in Consiglio di Ministri
Sulle riforme "non accettiamo ultimatum da nessuno meno che meno da Brunetta”. Il
premier Renzi risponde così al capogruppo di Forza Italia alla Camera che ieri mattina
aveva minacciato di far saltare il patto sulle riforme, se entro Pasqua non sarà approvata
la riforma della legge elettorale. Giampiero Guadagni:
Sull'Italicum
è ormai scontro aperto tra Renzi e Forza Italia. Ad innescare la miccia in mattinata
il capogruppo azzurro alla Camera Brunetta, che sollecita Renzi ad approvare la nuova
legge elettorale prima di Pasqua, prima delle riforme di Senato e Titolo V. Altrimenti,
dice Brunetta, cade l’accordo con Berlusconi. La prima immediata replica è del ministro
delle Riforme Maria Elena Boschi che osserva: a Pasqua mancano solo dieci giorni e
il testo della legge elettorale deve essere ancora esaminato dalla commissione del
Senato. Poi a muso duro l'intervento del premier: non accettiamo ultimatum da nessuno,
il governo ha i numeri per farcela comunque. Controreplica piccata di Brunetta: Renzi
farà la fine delle bolle di sapone. Tra gli alleati del premier, l'Udc fa sapere di
tifare per la tenuta dell'accordo con Forza Italia. Mentre il Nuovo Centrodestra,
con l’ex ministro delle riforme Quagliariello, annuncia l’appoggio alla riforma costituzionale
targata Renzi anche se Berlusconi dovesse tirarsi indietro. Un nuovo incontro tra
il premier e il leader di Forza Italia viene ipotizzato dal consigliere politico di
Berlusconi, Giovanni Toti. Ma Renzi in queste ore è impegnato soprattutto sul Documento
di economia e finanza che sarà varato domani sera dal Consiglio dei ministri. E
il Documento di economia e finanza è stato al centro dell’incontro, questo pomeriggio
a Palazzo Chigi, fra il premier Matteo Renzi e il ministro dell’economia Pier Carlo
Padoan. “Sul Def - ha detto Renzi - la situazione e' molto buona”. Conversando,
prima, con i giornalisti, il premier ha affermato che domani si parlerà anche degli
stipendi dei manager.