Papa Giovanni XXIII e Togliatti a confronto

Il 1963 fu un anno cruciale per evitare uno scontro frontale tra i blocchi atlantico e comunista. Un apporto venne da due importanti documenti: l’enclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII dell’11 aprile e il discorso “Il destino dell’uomo” pronunciato da Palmiro Togliatti a Bergamo il 20 marzo. Oggi il libro “Palmiro Togliatti e papa Giovanni”, edito da Ediesse, mette a confronto questi due testi. Alessandro Guarasci sentito uno degli autori Francesco Mores:

R. – Si gettano i semi del dialogo, o meglio vengono forgiati quelli che saranno gli strumenti del dialogo; una sorta di apertura reciproca, che fino a quel momento si era mantenuta invece, forse, a livelli più alti, ma non si trovavano gli strumenti per arrivare a questo dialogo. Questi due testi che abbiamo cercato di far ritornare in circolo invece sono un elemento dirimente, a partire dal quale il dialogo diventa in qualche modo possibile.

D. – Lei dice, però, che non c’è un rapporto diretto tra il discorso di Togliatti, che tenne a Bergamo, e appunto la “Pacem in Terris”...

R. – Non abbiamo nessun documento che ci dica che Togliatti avesse in qualche modo conosciuto in anticipo il testo della “Pacem in Terris” e, quindi, che abbia in qualche modo voluto anticiparla. Certo, ci sono delle consonanze tra i due testi, ma sono delle consonanze più legate al contesto, all’interno del quale questi due testi vengono pensati, poi pronunciati e divulgati, piuttosto che ad una relazione diretta, materiale.

D. - Quei due testi contribuirono allo stesso modo a cambiare i destini di una parte del mondo, secondo lei?

R. – Ma, tra i due testi certamente “Pacem in Terris” ebbe una circolazione maggiore, una circolazione internazionale, una circolazione, da un certo punto di vista, anche se non è un termine che amo molto, controversa. E’ un testo, infatti, molto complesso e solo alcune cose sono state recepite. E’ un testo che ancora oggi deve essere riscoperto. Il discorso di Togliatti invece è un discorso che riguarda più l’evoluzione di una fetta importante della società italiana. Togliatti e il suo rapporto con i cattolici risale a quasi 20 anni prima - la sua riflessione intorno a questo problema - e si prolungherà anche fino a Berlinguer. Il nostro tentativo è stato quello di ripresentare dei testi, che spesso sono citati e molto poco letti, soprattutto il discorso su Togliatti. La “Pacem in Terris” a frammenti è filtrata nel discorso pubblico. Il discorso di Togliatti, invece, è stato parzialmente occultato ed è rimasto ad un livello di sentito dire; viene spesso citato come un testo mitico ed invece è un testo che va riletto con i suoi limiti, nel senso che i due testi non vanno accostati come se si trattasse di due testi identici. Sono due testi che segnano le rispettive distanze, ma danno anche in qualche modo il segno che, effettivamente, qualcosa era cambiato.