La gioia dei fedeli nell'accogliere il Vangelo donato dal Papa
Sono state decine di migliaia le copie tascabili del Vangelo, distribuite alla folla
festante di fedeli che anche ieri mattina gremivano piazza San Pietro. I loro commenti
raccolti da Marina Tomarro.
R. - Io credo
che il regalo che il Papa ci fa non è tanto quello di avercelo regalato per farci
leggere la Parola di Dio, ma perché in quella Parola c’è una persona, c’è Gesù Cristo
che ci rende più pienamente persone, più pienamente umane e più capaci di andare anche
verso l’uomo. Ma se noi non conosciamo chi è il vero Uomo, che è Gesù Cristo, non
possiamo arrivare!
R. - Un invito anche a proclamarLo e annunziarLo a tutte
le persone. Quindi questo dono non deve rimanere in noi, ma dobbiamo donarlo agli
altri!
R. - La Sacra Scrittura e il Vangelo soprattutto sono la Parola di
Dio, che ci parla al cuore in modo continuo: non si ferma mai! Io vengo dalla Siria
e noi sappiamo cosa voglia dire la Parola di Dio dire soprattutto nei momenti difficili
che viviamo in Siria. Abbiamo soltanto questa speranza nella Parola di Dio, che ci
parla ogni giorno, momento per momento, soprattutto laddove Gesù parla delle persecuzioni
e dice: “Io sono con voi!”. La consolazione la troviamo soltanto nella Parola di Dio,
perché non sono parole belle dette da Gesù, Nostro Signore, ma sono le parole che
proprio oggi ci parlano al nostro cuore.
D. - Il vostro popolo è purtroppo
tormentato da lungo tempo da una guerra tremenda. Quanto la Parola di Dio può dare
aiuto, coraggio ad andare avanti e a perdonare nonostante tutto?
R. - Nella
nostra città di Aleppo siamo una sessantina di sacerdoti cattolici: tra di noi - abbiamo
anche organizzato alcuni gruppi - meditiamo la Lectio Divina, parliamo e approfondiamo
la Parola di Dio, che parla riguardo alle persecuzioni. Lla nostra gente non è soltanto
tormentata er quanto riguarda la guerra come tale, ma è anche minacciata anche da
certe persone, come appunto i cristiani. Quindi la parola di Dio ci dà questa grande
forza.
D. - In che modo si può anche donare il Vangelo a chi magari non lo
ha mai letto?
R. - Nel momento in cui noi riceviamo questo Vangelo, perché
lo abbiamo ricevuto gratuitamente, come Gesù si è donato gratuitamente a noi, anche
noi ne facciamo dono non tanto per regalare un libro, una parola, ma regalare la Parola
di Cristo, regalare la nostra vita.