Il Papa ai sindaci: siate in mezzo alla gente, come ha fatto Gesù
Il Papa ha ricevuto oggi in Vaticano l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Ha
innanzitutto ringraziato il sindaco di Torino e presidente Anci, Piero Fassino, per
le sue parole e in particolare per aver nominato il cardinale Pellegrino, al quale
– ha detto – “io sono tanto grato: nel dopoguerra è stato lui ad aiutare la mia famiglia
a trovare lavoro. E’ un bel gesto, il suo. Far ricordare questi uomini di Chiesa,
questi uomini e queste donne di Chiesa – parroci, suore, laici – che sapevano camminare
con il loro popolo, all’interno del popolo, e con il popolo. E un po’ l’identità del
sindaco è questa” – ha proseguito – perché al sindaco si rivolgono in tanti e spesso
è affaticato da tante cose: “ma quello è il lavoro del sindaco”.
Quindi, il
Papa ha spiegato quale sia la “spiritualità” del sindaco: “Vi parlerei della stanchezza
del sindaco, quando dopo una giornata torna a casa con tante cose che non sono state
risolte. Alcune sì, ma tante no. Il sindaco, in mezzo alla gente. Non si capisce un
sindaco che non sia lì, perché lui è un mediatore, un mediatore in mezzo ai bisogni
della gente. E il pericolo è diventare un sindaco non mediatore, ma intermediario.
E qual è la differenza? E’ che l’intermediario sfrutta le necessità delle parti e
prende una parte per sé, come quello che ha un negozio piccolo e uno che gli fornisce
e prende di qua e prende di là: e quel sindaco, se esiste – lo dico come possibilità
– quel sindaco non sa cosa è fare il sindaco”.
Invece – ha proseguito – il
‘mediatore’ “è quello che paga con la sua vita per l’unità del suo popolo, per il
benessere del suo popolo, per portare avanti le diverse soluzioni dei bisogni del
suo popolo. Dopo il tempo di fare il sindaco, quest’uomo, questa donna finiscono stanco,
stanca, con voglia di riposarsi un po’, ma con il cuore pieno d’amore perché ha fatto
il mediatore. E questo vi auguro: che voi siate mediatori. Nel mezzo del popolo, per
fare l’unità, per fare la pace, per risolvere i problemi e anche risolvere i bisogni
del popolo”.
Il Papa pensa a quando Gesù era in mezzo alla folla: “la folla
lo spingeva al punto – dice il Vangelo – che quasi non poteva respirare. Così dev’essere
il sindaco, con la sua gente, con lui, con lei, perché questo significa che il popolo,
come con Gesù, lo cerca perché lui sa rispondere. Vi auguro questo. Stanchezza, in
mezzo al vostro popolo, e che la gente vi cerchi perché sa che voi sempre rispondete
bene. Grazie per quello che voi fate, e pregate per me”.