Gregoriana: Forum sulla famiglia, coppie che sognano il sogno di Dio
Si sono conclusi sabato alla Pontificia Università Gregoriana le due giornate dedicate
al Forum “Ascoltando la famiglia: incertezze e attese”, organizzate dal dipartimento
di Teologia morale della Facoltà di Teologia dell'ateneo. Si è trattato di incontri
che hanno visto le famiglie in dialogo e riflessione sulle proprie realtà e a confronto
con la cultura di oggi, nella quale si dilata una concezione sempre più debole del
legame familiare. Il servizio di Maura Pellegrini Rhao:
Il Forum “Ascoltando
la famiglia” è un’ulteriore occasione per riuscire a far luce sulla crisi che la famiglia
sta vivendo. “La prospettiva è ascoltare il popolo di Dio su di un tema così fondamentale
e delicato”m dice Miguel Yáñez, direttore del Dipartimento di Teologia morale
della Gregoriana. “Per questo - prosegue - partecipano al dialogo e alla riflessione
non solo i teologi, ma anche terapisti familiari, psicologi, sociologi e, ovviamente,
le famiglie”. Tra le tante problematiche, anche dagli incontri precedenti è emerso
chiaramente che la cosa che spaventa di più oggi è l’impegno per la vita:
“Siamo
una cultura dove il legame è più debole e quindi non c’è più questa idea dell’impegno
per tutta la vita. Questo fa un po’ paura. Il singolo fa fatica a pensare all’altro,
a costruire insieme. Noi, quindi, proviamo a proporre delle vie, delle possibilità
per mettere in pratica, per riuscire a costruire un legame che sia umanizzante per
tutti e due nella coppia. C’è un cammino da fare e ci sono delle vie possibili, concrete,
che indicano come si possa portare avanti un rapporto di mutua donazione di una vita
condivisa, feconda e piena”.
“Sono la relazione e il progetto condiviso
le fondamenta della famiglia”, afferma fraPaolo Benanti, docente di
Teologia morale e bioetica, “ma dobbiamo ascoltare le storie delle persone per capire
quale tipo di relazione rende la famiglia in grado di affrontare le sfide di oggi
e dobbiamo anche sottolineare l’importanza vitale del sacramento del matrimonio”:
“Il Sacramento garantisce la presenza di Dio in quella storia. Non una
storia, dunque, fatta dal caso, ma una storia che diventa storia di salvezza, in cui
tutto ciò che è vissuto è prezioso agli occhi di Dio: parla della sua redenzione,
parla della sua salvezza, parla di una felicità, che può diventare gioia senza fine,
gioia eterna. Questo è il di più. Ed io penso che la Evangelii Gaudium
sia un po’ il paradigma che il Signore ci dona oggi, anche attraverso questo Papa:
una Chiesa che non ha paura di sporcarsi le mani, una Chiesa che non ha paura di uscire,
una Chiesa che sa che questo messaggio non è assoluto, ma si deve incarnare attraverso
le luci e le ombre di questo tempo, ma non solo, anche attraverso le luci e le ombre
del tempo di ciascuno di noi”.
Infine, il cardinale Lorenzo Baldisseri,
segretario generale del Sinodo dei vescovi, ricorda quanto sia importante in questi
incontri cercare il confronto con chi è fuori dalla Chiesa e vive la crisi familiare:
“Anche uno sguardo fuori dell’ambito della Chiesa è importantissimo. L’apporto
delle Scienze umane vuol dire questo ambito grandissimo, con il quale noi ci dobbiamo
confrontare. La Chiesa, infatti, vive dentro l’umanità. C’è uno stimolo molto forte
da idee che si sono formate e che hanno aspetti positivi, che possono essere presi,
per potere ancora approfondire il tema della famiglia, nel senso veramente cristiano.
Pertanto io affermo che questi Simposi, questi incontri, sono estremamente utili.
E’ uno sforzo in più che noi stiamo facendo per preparare bene il Sinodo”.