Renzi: il patto sulle riforme reggerà, gli 80 euro in busta paga il 15 o il 16 aprile
Il governo vuole andare avanti sul fronte delle riforme. Il premier Matteo Renzi lo
ha ribadito ieri sera nel corso di una trasmissione televisiva, e su una possibile
vittoria di Grillo alle europee Renzi ha affermato che questo non porterà a sue dimissioni
da Palazzo Chigi. E ieri la Camera ha approvato il ddl che deve riorganizzare le province.
Alessandro Guarasci:
Serve "restituire
una speranza concreta all'Italia". E’ netto Renzi al termine di una giornata fitta
di incontri: da Denis Verdini e Gianni Letta, al ministro dell'Economia Pier Carlo
Padoan, poi l’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni. Sul tavolo non solo le
riforme istituzionali e le nomine nelle società pubbliche ma anche il Documento di
Economia e Finanza che sarà presentato martedi'. Il taglio degli 80 euro in busta
paga arriverà il 15 o il 16 aprile. Renzi non cede, promette che l’Italia non sforerà
il rapporto del 3% tra deficit e pil, e si dice convinto che “il patto reggerà e le
riforme promesse andranno avanti". Un avvertimento non solo a Forza Italia, ma anche
ai 22 senatori del Pd che hanno presentato un ddl parallelo a quello del governo
sulla riforma del Senato: "non ha alcuna chance di passare” taglia corto il premier.
Ieri mattina c’è stata l’approvazione del ddl Delrio che rivede il funzionamento delle
province. Il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta ha gridato al golpe ma Renzi
risponde che il voto è il segnale di un governo che non vuole perdere la faccia.