2014-04-04 15:05:45

L'Aquila: tra speranza e dolore, il quinto anniversario del terremoto


Numerose iniziative in programma all’Aquila in occasione del quinto anniversario del terremoto che la notte tra il 5 e il 6 Aprile 2009 provocò 309 morti. In città, abitanti e istituzioni lottano per non arrendersi e alimentare la speranza della rinascita di una realtà ancora in ginocchio. Il servizio è di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

La lettura dei nomi delle vittime al termine della consueta fiaccolata. Partenza domenica sera alle 22.30 per arrivare in piazza Duomo. A seguire la Messa e poi la veglia, aspettando le 3.32 l’ora in cui il sisma squarciò quella notte di cinque anni fa. Un lungo periodo segnato dall'incessante impegno della chiesa locale. Don Claudio Tracanna, direttore dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali de L’Aquila, al microfono di Davide Dionisi:

“Tenere alto il morale, lo spirito degli aquilani affinché non si scoraggino. Il rischio, infatti, è quello di una depressione sociale”.

Oggi, la parola d’ordine è ricostruzione. A L’Aquila e negli altri 56 Comuni del cratere si cerca in tutti i modi di recuperare il tempo perduto. Dopo lungaggini burocratiche e mancanza di fondi, ora serve una fase nuova:

“E’ bene sottolineare che l’emergenza, qui a L’Aquila, non è finita! Questo è un dato di fatto. Non è finita negli animi e nella mente delle persone, oltre che nei cantieri che soprattutto nel centro storico stentano a decollare”.

Nonostante tutto si guarda al futuro. E si guarda soprattutto ai giovani che sempre più spesso decidono di abbandonare il territorio:

“Direi che i cittadini stanno sopportando bene, ma il rischio è che alcuni fenomeni - già presenti - come l’esodo verso la costa abruzzese di alcune famiglie, soprattutto giovani, continui e diventi inarrestabile”.







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