In Ucraina arrestati 12 agenti accusati di aver sparato sulla folla
A Kiev 12 agenti delle unità speciali sono stati arrestati con l’accusa di essere
i cecchini che hanno sparato sui dimostranti nei giorni della strage al Maidan. I
servizi segreti ucraini sostengono che quelli russi ebbero un ruolo attivo. Secca
la smentita di Mosca, che ha già chiesto un’inchiesta internazionale trasparente.
Il presidente Usa Obama, intanto, ha firmato un decreto con aiuti finanziari per
l’Ucraina e sanzioni per la Russia. Giuseppe D’Amato:
Il ministro
degli Interni Avakov ha presentato i primi risultati delle indagini. Ha spiegato le
difficoltà che si incontrano per stabilire la verità e mostrato delle fotografie.
Il neo capo dei servizi segreti Nalivajchenko ha accusato agenti russi di aver partecipato
all’“azione anti-terrorista”, voluta dal deposto presidente Janukovich, il quale ha,
però, negato di aver dato ordine di sparare sulla gente. Le affermazioni provenienti
da Kiev - ha sottolineato il ministro degli Esteri russo Lavrov - “sono contraddette
da numerose prove”. Queste dichiarazioni di Avakov e Nalivajchenko – ha commentato
l’Fsb - “rimarranno sulla coscienza” di chi le ha pronunciate. In serata le tivù federali
hanno mostrato loro foto e video a sostegno delle tesi russe. La tensione alle frontiere
rimane alta. “Non vogliamo lo scontro con la Nato”, ha ribadito Lavrov, ma la Polonia
teme l’invasione dell’Ucraina. La guerra commerciale intanto continua. Per il secondo
giorno consecutivo Mosca ha alzato il prezzo delle forniture di gas a Kiev.