Brasile e Spagna in festa per la canonizzazione di “Padre Anchieta”
San José de Anchieta (1534-1597) è stato dichiarato dalla Conferenza nazionale dei
vescovi del Brasile (Cnbb), “Patrono dei catechisti". Questo il messaggio pieno di
gioia dei vescovi di quella nazione, espresso nella nota inviata all’agenzia Fides,
dopo l'annuncio dell’iscrizione nell’albo dei Santi di padre Anchieta da parte di
Papa Francesco il 3 aprile. In tutto il Brasile la notizia è stata accolta con grande
festa, perché si è sempre creduto nella testimonianza profonda di questo missionario:
la prima richiesta per la sua canonizzazione venne fatta 417 anni fa.
L'arcivescovo
di Aparecida e presidente della Cnbb, il card. Raymundo Damasceno Assis, sottolinea
nel comunicato l'importanza della vita e della missione di San José de Anchieta, che
si è dedicato ad una catechesi di facile comprensione e inculturata, utilizzando la
poesia, il teatro e le risorse proprio del suo tempo. "E' un modello di missionario
e di evangelizzatore per tutti i tempi. Ci ha insegnato che il Vangelo, per essere
annunciato, deve essere inculturato, tenendo conto della cultura del popolo al quale
è destinato" sottolinea il card. Damasceno.
E’ festa anche in Spagna, nazione
di origine del nuovo Santo. Il vescovo di Tenerife, mons. Bernardo Álvarez, ha accolto
con "commozione" la canonizzazione, ha ringraziato per questo Papa Francesco e ha
detto che è un “orgoglio” per la popolazione delle Canarie. José de Anchieta, secondo
la nota inviata a Fides dalla Spagna, nacque a La Laguna nel marzo 1534. Studiò in
Portogallo, dove maturò la vocazione religiosa, entrando nei Gesuiti. Si trasferì
in Brasile nel 1553, dove rimase per 44 anni.
La Chiesa del Brasile ha evidenziato
il suo apostolato missionario, riconoscendogli il titolo di “apostolo del Brasile”.
Aveva anche una grande devozione mariana e dedicò tutte le sue forze per difendere
i diritti degli indigeni. (R.P.)
Bollettino del Radiogiornale della
Radio Vaticana Anno LVIII no. 94