Usa: sparatoria nella base militare di Fort Hood, 4 morti
“Abbiamo il cuore spezzato per aver vissuto di nuovo una storia simile”. Così il presidente
americano Obama sulla tragedia alla base texana di Fort Hood dove un soldato ha aperto
il fuoco uccidendo 3 militari prima di suicidarsi. Il servizio di Eugenio Bonanata:
Trentacinque
anni, quattro mesi trascorsi in Iraq nel 2011 e qualche problema di depressione per
cui era stato sottoposto a cure. Sono le prime informazioni sul soldato che al culmine
di una discussione ha estratto una pistola uccidendo 3 persone prima di suicidarsi.
Il bilancio comprende anche 16 feriti e il ritorno di un incubo. La base texana, la
più grande al mondo, nel 2009 fu teatro di un sanguinoso episodio del genere che provocò
la morte di 13 soldati. “Abbiamo tutti il cuore spezzato per aver vissuto una storia
simile”, ha commentato il presidente Obama assicurando il massimo impegno per chiarire
quanto avvenuto. Questi militari – ha aggiunto – “hanno servito con valore in diverse
e ripetute missioni in Afghanistan e in Iraq e faremo di tutto per venire incontro
alle esigenze della loro comunità”. Intanto, sui social media si moltiplicano le critiche
all’indirizzo dell’amministrazione americana contro la norma che vieta la circolazione
di armi all’interno delle basi militari. Molti sono convinti che la strage si sarebbe
potuta evitare se uno dei soldati coinvolti avesse avuto a disposizione una pistola.