2014-04-03 17:06:23

Ucraina: Kiev accusa Ianukovich di uccisioni a piazza Maidan


Crisi ucraina. I servizi segreti ucraini, in una conferenza stampa a Kiev con i vertici del ministero dell’Interno, hanno accusato l’ex presidente Viktor Ianukovich di aver di fatto ordinato di uccidere i dimostranti di piazza Maidan, nel febbraio scorso. E ad agire, nell’operazione, sarebbero stati anche agenti russi infiltrati. Da Mosca è arrivata la smentita. Giada Aquilino:RealAudioMP3

L'operazione anti terrorismo lanciata dall’ex presidente Ianukovich a febbraio fu di fatto l'organizzazione di omicidi di massa della gente che protestava a Kiev: lo affermano i servizi segreti ucraini, attribuendo tutta l’operazione al vecchio potere. A parlare è il nuovo capo dei servizi di sicurezza, Valentyn Nalyvaichenko, secondo il quale ci sono anche motivi di credere che un gruppo di agenti segreti russi, 26 in tutto, abbia partecipato alla pianificazione e all'attuazione della campagna per reprimere le proteste antigovernative. Alla conferenza stampa è intervenuto pure il ministro dell'Interno ad interim, Arsen Avakov, secondo cui per il massacro avvenuto tra il 18 e il 20 febbraio scorsi a dare l’“ordine criminale di sparare sui manifestanti” fu lo stesso Ianukovich: un centinaio le vittime. La Procura ha inoltre reso noto che da questa mattina 12 uomini delle forze speciali sono detenuti con l'accusa di avere partecipato ai massacri. L’Fsb, i servizi segreti russi, ha subito smentito di essere implicato nelle uccisioni. Da Mosca intanto la Gazprom ha richiesto all’Ucraina di pagare immediatamente il proprio debito per le forniture di gas: ben 2,2 miliardi di dollari. Nei giorni scorsi era pure stato annunciato un aumento dei prezzi del gas di oltre un terzo. L'Europarlamento ha invece dato il via libera all'abolizione dei dazi doganali sull'export ucraino.







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