Papa Giovanni, il Santo "dell'ubbidienza e della pace"
"L'anelito
continuo alla santità è stato un filo conduttore che ha caratterizzato tutta la parabola
umana di Angelo Roncalli, assieme alla consapevolezza che la santità presuppone la
docilità allo Spirito, la capacità di lasciarsi plasmare da Dio". Così, Marco
Roncalli, giornalista e saggista, commenta le parole pronunciate da Papa Francesco
il 3 giugno 2013 incontrando in Vaticano la diocesi di Bergamo, in occasione del 50mo
della morte di Papa Giovanni XXIII. Un passaggio di quel discorso, in cui Francesco
ricordò che la radice della santità di Papa Giovanni si trova nella sua 'obbedienza
evangelica' è la citazione che apre il volume 'Papa Giovanni il Santo' (ed.
San Paolo), firmato dallo stesso Marco Roncalli, pronipote del Pontefice di
Sotto il Monte. "E' un concetto che troviamo riassunto - spiega lo scrittore - proprio
nel motto che Giovanni XXIII scelse al momento della sua ordinazione episcopale, "Oboedientia
et pax". Ma in qulle parole di Francesco - aggiunge Roncalli - troviamo anche il
significato profondo della prossima canonizzazione del 27 aprile, che vedrà Giovanni
XXIII diventare Santo assieme a Giovanni Paolo II". "L'adesione al Vangelo e la volontà
di vivere nella la santità come traguardo possibile. Abbandonarsi alla volontà di
Dio significa infatti credere che Dio può permetterti di raggiungere questi obiettivi
che, nella visione di Papa Giovanni, non sono qualcosa di sovrumano, ma alla portata
di tutti, nel momento in cui ci si lascia plasmare da Dio". (a cura di Fabio Colagrande)