In un messaggio inviato all’arcivescovo di Santiago del Cile, cardinale Ricardo Ezzati il Papa esprime cordoglio e vicinanza alla popolazione cilena colpita martedì sera da un terremoto di magnitudo 8.2.
Desidero far pervenire a tutti i cileni la mia vicinanza e il mio affetto.
– scrive il Papa - Prego Dio che conceda l'eterno riposo alle persone morte, doni
consolazione a chi ha subìto gli effetti di una disgrazia così triste e al tempo stesso
ispiri in tutti sentimenti di speranza per affrontare le avversità. Al contempo, chiedo
fortemente alle comunità cristiane, le istituzioni civili e le persone di buona volontà,
che in questi momenti così dolorosi offrano un aiuto efficace alle persone coinvolte,
con spirito generoso e carità fraterna. Su tutti Papa Francesco invoca
l’amorevole protezione di Nostra Signora del Carmine.
Al momento è di sei morti il bilancio del sisma. Centinaia di migliaia di persone
sono state evacuate, numerosi i danni materiali. Ce ne parla Benedetta Capelli:
Il Cile continua a tremare, due scosse in due giorni, l’ultima di magnitudo 7.6 con
epicentro a 40 km di profondità e a 19 km a sud di Iquique, ha colpito nella notte
la costa settentrionale del Paese, subito le autorità hanno lanciato l’allerta tsunami
anche per il Perù ma poi è rientrata. Anche il presidente Michelle Bachelet, giunta
nelle zone colpite dal sisma per supervisionare le operazioni di soccorso, è stata
fatta evacuare dall’albergo di Arica dove stava alloggiando. Il terremoto di magnitudo
8.2, con relativa allerta tsunami durata 10 ore, ha provocato sei vittime, molti danni
e l’allontanamento di circa 900mila persone dalle loro case. In Cile, Paese dall’alta
sismicità, molti aspettano l’arrivo del cosiddetto big one, un grande terremoto
previsto dagli esperti; le procedure di emergenza sono avviate. Ancora vivo il ricordo
del sisma del 2010 che provocò circa 500 vittime.
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