Pakistan: l’ex presidente Musharraf incriminato per alto tradimento
Ieri mattina un tribunale pakistano ha incriminato per alto tradimento Pervez Musharraf,
primo capo dell'esercito nella storia del Paese a dover rispondere di un reato così
grave. Secondo l'accusa, nel 2007 egli avrebbe sospeso la Costituzione in aperta violazione
alla legge e istituito lo stato di emergenza. Egli deve rispondere di cinque diversi
capi di imputazione. L'ex presidente - riferisce l'agenzia AsiaNews - è rimasto in
carica dal 2001 al 2008, uno dei più lunghi mandati alla guida del Paese, si è sempre
dichiarato innocente definendo le accuse di "natura politica". Di contro, egli ha
ricordato il servizio reso al proprio Paese proclamandosi un "patriota" che ha combattuto
per la nazione.
Musharraf è incriminato - fra gli altri - in base all'articolo
6 per aver sospeso, sovvertito e abrogato la Costituzione, imponendo l'emergenza nazionale
nel 2007 e ponendo in stato di fermo i massimi organismi giudicanti del Paese. A sua
difesa, egli ha sempre dichiarato di aver preso le decisioni "per la nazione e il
suo popolo" e si dice "addolorato" per la definizione di "traditore". L'ex generale
in pensione è ricoverato da tempo all'Istituto di cardiologia delle Forze armate (Afic)
a Rawalpindi, dopo aver accusato un malore al petto durante il tragitto verso il tribunale
per partecipare a un'udienza. Ieri sarebbe stato trasferito nel reparto di terapia
intensiva, in seguito a un picco repentino della pressione.
Il suo avvocato
ha chiesto alla Corte di non procedere e di consentire all'ex leader pakistano di
effettuare un viaggio all'estero, per visitare la madre anziana e sofferente. Musharraf
ha più volte chiesto il permesso di espatrio a Dubai, tuttavia i giudici hanno sempre
respinto la domanda. Per l'udienza di oggi i magistrati avevano emanato un mandato
di arresto, senza possibilità di cauzione, se non si fosse presentato in tribunale.
L'ex leader pakistano è rientrato in patria nel marzo 2013 dopo quattro anni
di esilio, per partecipare alle elezioni generali in programma l'11 maggio, che hanno
segnato la fine della leadership di Asif Ali Zardari, vedovo della Bhutto, e del Partito
popolare pakistano (Ppp). Il 70enne Musharraf è coinvolto in una serie di battaglie
legali e sta cercando di scampare all'arresto per diversi capi di imputazione, fra
i quali vi è anche l'assassinio di un leader tribale nel Balochistan.
Infine,
egli è stato anche protagonista di un durissimo scontro politico-istituzionale con
il capo della Corte suprema Iftikhar Chaudhry. I talebani pakistani hanno inoltre
promesso in diverse occasioni di uccidere l'ex Presidente, che ha conquistato il potere
nel 1999 con un colpo di Stato militare. (R.P.)