2014-03-30 11:02:32

Vita, crisi sociale e famiglia: le priorità dei vescovi dell’Uruguay in vista delle presidenziali


La perdita di senso della vita, la disintegrazione sociale, la povertà, la famiglia, l’educazione e la giustizia sociale sono stati i temi al centro dell’Assemblea plenaria dei vescovi dell’Uruguay. Priorità che sono state messe in luce in vista delle elezioni presidenziali di ottobre prossimo. Nella nota della Conferenza episcopale si evidenzia che, alla base dei problemi della società, c’è la perdita di senso della vita ed una crescente prevalenza dell’individualismo che ha come conseguenza “la rottura dei vincoli sociali”. I vescovi parlano di un relativismo che ha fatto “diventare relativo anche l’essere umano” e inoltre denunciano il dilagare del consumo di alcool e di droghe tra i giovani: una tendenza che pone importanti interrogativi “sulle conseguenze della liberalizzazione del consumo di marijuana”. All’attenzione dei presuli anche l’aumento del numero dei reclusi nelle carceri per una crescente delinquenza e violenza, ma anche le decisioni dei governi di creare occupazione, migliorare i servizi sanitari ed educativi che però non hanno sradicato la povertà, in particolare nelle periferie delle grandi città. I vescovi parlano pure dei contadini che sono costretti ad emigrare perché isolati e lontani dallo sviluppo e dalla crescita economica. La Conferenza episcopale dell’Uruguay inoltre lancia l’allarme sulla famiglia, visti il grande numero di divorzi, la crescita delle coppie di fatto e le leggi che negano la specificità del matrimonio come unione tra uomo e donna. “Abbiamo una società senza bambini, una società che non protegge la vita”, affermano i vescovi, che vedono nella approvazione della legge sull’aborto “un passo falso per la società”. Infine, la riflessione dei presuli si sposta sulla scelta di programmi scolastici unici che ledono la libertà dei genitori, soprattutto dei più poveri, di educare i figli nei propri principi. Il messaggio della Conferenza episcopale dell’Uruguay esorta i politici a proporre un dialogo responsabile e intelligente soprattutto quando si tratta di elaborare delle leggi che possono condizionare la stabilità dell’ordine sociale e della giustizia. (A.T.)







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