Dopo l’annullamento delle legislative di febbraio, la Thailandia è chiamata alle urne
per eleggere metà Senato. In palio ci sono 77 seggi, uno per ogni provincia in un’assembla
composta da 150 membri, di cui 73 nominati da una commissione di saggi che viene considerata
fortemente schierata a favore dell'elite tradizionale, vicina pure alla monarchia
e all’esercito. Sullo sfondo restano le proteste antigovernative che da mesi sconvolgono
il Paese e che sono costate la vita a 23 persone; oltre 700 i feriti nei disordini
che si sono verificati. (B.C.)