Violente manifestazioni in Egitto contro la candidatura di Al Sisi alla presidenza
Ancora un venerdì di sangue ieri in Egitto. Almeno tre persone sono morte e dieci
sono rimaste ferite nei durissimi scontri scoppiati al Cairo, ad Alessandria ed in
altre città del Paese durante le manifestazioni del fronte islamico, fedele al presidente
deposto Morsi. Motivo delle nuove dimostrazioni le proteste contro il generale Al
Sisi che si è candidato alla guida del Paese. Ce ne parla Amina Belkassem:
I sostenitori
dei Fratelli musulmani sono scesi in piazza per protestare contro il generale Abdel
Fattah Al Sisi che mercoledì si è dimesso dalle cariche militari annunciando la sua
candidatura alle prossime presidenziali. Tra le vittime dei violenti scontri di ieri
anche una giovane reporter, Mayada Ashraf, 22 anni. Stava seguendo per il suo giornale,
Al Doustour, una delle manifestazione pro-Morsi al Cairo, quando e' stata assassinata
con due proiettili alla testa. Secondo alcune fonti, sarebbe stata uccisa da membri
della fratellanza, mentre al Jazira ha parlato di colpi sparati dalle forze di polizia.
Secondo Amnesty International, dalla deposizione di Morsi, almeno 1400 persone, in
gran parte suoi sostenitori, sono rimasti uccisi dalle forze di sicurezza.