Mons. Tomasi: dopo incontro Papa–Obama, potrebbe maturare volontà comune su temi
sociali
Sui temi etici potrebbe maturare una soluzione di ''compromesso'', se non proprio
una ''strada comune'', tra Santa Sede e gli Stati Uniti. E questo dopo l'incontro
''molto cordiale'' di giovedì tra Papa Francesco ed il presidente Barack Obama. Lo
ha detto ieri sera a Trieste l'arcivescovo Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente
della Santa Sede presso gli Uffici Onu a Ginevra, a margine della presentazione del
5° rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa. ''La prima impressione di questo
incontro è l'immagine pubblica di una grande cordialità e quindi la voglia da parte
della Santa Sede di trovare una strada comune per combattere la povertà, promuovere
la riforma dell'immigrazione, insomma - ha sottolineato mons. Tomasi - sui temi sociali
che sono molto importanti. Ci sono, però, altri problemi che preoccupano la Chiesa
negli Usa, in particolare quelli etici. La volontà di trovare una strada, un compromesso,
una soluzione, sembra che da questo incontro cordiale possa davvero maturare''. L'arcivescovo
Tomasi ha poi aggiunto che ''la popolarità e la credibilità di Papa Francesco sono
molto forti dappertutto. Devo dire - ha proseguito - che alcuni ambasciatori musulmani,
per esempio, mi abbracciano quando mi incontrano, dicendomi che 'questo è il nostro
Papa'. Quindi vuol dire che c'è un messaggio che va al di là della Chiesa cattolica.
Si vede la figura di Papa Francesco non solo come rappresentante della Chiesa cattolica,
ma in qualche modo come rappresentante della religione''. (G.A.)