2014-03-29 14:55:51

Al via il censimento della popolazione in Myanmar, Paese dalle 135 etnie


Al via in Myanmar il censimento della popolazione, il primo del nuovo corso democratico del governo birmano, che dovrebbe dare - rispetto all’ultimo tenutosi oltre 30 anni fa - un quadro più chiaro della variegata cittadinanza del Paese asiatico, composto da moltissime etnie. Sull’importanza di questo censimento, Giancarlo La Vella ha intervistato Francesco Montessoro, docente di Storia dell’Asia all’Università Statale di Milano:RealAudioMP3

R. - Il censimento in Myanmar è sempre una "scatola cinese": non si sa mai bene cosa trovare. Gli ultimi censimenti attendibili sono quelli degli Anni ’30, quando la Birmania era una colonia britannica. A partire dal 1948, ampie porzioni del Paese sono state di fatto indipendenti, separate dal governo centrale. L’ultimo censimento vero, di cui abbiamo dati ufficiali è quello del 1983. Tuttavia questo censimento era comunque parziale. Quindi in realtà noi non sappiamo quanti siano i birmani e ho qualche dubbio che quest’anno si sia in grado di appurare effettivamente quanti siano i cittadini dell’intero Stato.

D. – Servirà, comunque, questo censimento a identificare meglio i vari gruppi etnici che compongono la popolazione birmana?

R. - Il dato di fondo è che i birmani veri e propri sono circa i due terzi della popolazione; un terzo della popolazione è composto da qualcosa come 135 gruppi etnici diversi che parlano famiglie linguistiche diverse e che non sono - per molti aspetti - facilmente identificabili.

D. - Sul piano politico c’entra qualcosa questo censimento con il nuovo corso del governo birmano?

R. - Certamente. Il dato nuovo è sostanzialmente che a partire dal 2012 la Birmania da regime autoritario tra i più sanguinari del mondo, ha accettato una soluzione - per il momento ancora del tutto transitoria - che però ha permesso larghi spazi di autonomia e di libertà politica almeno per le forze di opposizione, che erano schiacciate in precedenza. Le elezioni che si terranno il prossimo anno dovranno, in qualche modo, tener conto di dati numerici che riguardano la popolazione. Non sono elementi da poco.

Ultimo aggiornamento: domenica 30 marzo 2014







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