2014-03-28 14:43:45

Pakistan: cristiani pregano per Asia Bibi e Sawan Masih, condannati a morte per blasfemia


I cristiani di Lahore si sono riuniti questo venerdì in una giornata di digiuno e preghiera per Asia Bibi e per Sawan Masih, entrambi cristiani condannati a morte ingiustamente per accuse di blasfemia palesemente infondate. Asia Bibi attende il processo di appello, mentre Sawan Masih è stato condannato a morte. I cristiani hanno espresso fiducia nell’Alta Corte di Lahore e chiedono di porre fine ai casi di abuso della controversa legge sulla blasfemia. Per un commento, Marco Guerra ha sentito Mobeen Shahid, docente di religione islamica alla Pontificia Università Lateranense e fondatore dell’"Associazione pakistani cristiani in Italia”:RealAudioMP3

R. – Se parliamo di abuso della legge della blasfemia, teniamo presente che fino a due anni fa la maggioranza delle vittime era di fede islamica. L’altro gruppo più colpevolizzato era quello degli ahmadi e il terzo gruppo quello dei cristiani. Teniamo presente, però, che i cristiani e gli induisti non sono neanche il 3% dei 180 milioni di cittadini del Pakistan. In questa maniera, si sta solamente effettuando un genocidio delle minoranze religiose in Pakistan. L’ultimo esempio di Sawan è solamente un aspetto di questa militanza islamica nel Paese, che è cresciuta in questi ultimi quattro decenni.

D. – A che punto è il percorso di revisione della legge, se ce ne è ancora uno?

R. – Il punto della revisione è fermo alla morte di Shahbaz Bhatti, lì dove si era arrivati. Ora, però, la questione non è solamente giuridica sullo stile e sulla prospettiva occidentale, che ha le sue strutture all’interno della giurisdizione internazionale, riconosciuta anche dall’Onu. Qui la prospettiva cambia, in quanto la giurisdizione è islamica. Ricordiamo che solo nel mese di dicembre la Corte federale shariatica di Islamabad aveva chiesto alla Camera dei deputati di riconoscere solamente la pena di morte come unica pena possibile per blasfemia, sia contro il profeta che contro il Corano.

D. – Invece, per quanto riguarda il caso di Asia Bibi, il processo è ripreso o è stato rinviato nuovamente? A che punto è?

R. – Il caso di Asia Bibi è stato rinviato un’altra volta. C’è stata l’udienza. Stavolta, meno male, c’era un giudice, c’erano gli avvocati di Asia Bibi, specialmente l’avvocato Naeem Shakir, un cristiano che la sta difendendo. Allo stesso tempo, però, mancavano gli avvocati dell’accusa. Si stanno rendendo conto, quindi, che è stato fatto un abuso e ora non sanno come andare avanti.

D. – Voi avete intenzione di esercitare ulteriori pressioni e di portare ancora all’attenzione questo caso?

R. – Da cittadini del Pakistan chiediamo il rispetto dei nostri diritti, come cofondatori del Pakistan. Ma oltre a questo, noi pakistani cristiani in Italia, assieme ad altre associazioni, prossimamente faremo manifestazioni con i parlamentari italiani, nonché una conferenza stampa presso la Camera dei deputati per chiedere al Pakistan di rispettare i diritti di tutti i suoi cittadini.







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