2014-03-28 08:24:06

L'Onu: non valido il referendum sulla Crimea


L'Assemblea Generale delle Nazioni Uniti ha bocciato come invalido ed illegale il referendum del 16 marzo in cui la Crimea ha votato la secessione dall'Ucraina e l'annessione alla Russia. A favore del testo hanno votato 100 Paesi, 11 si sono espressi contro e 58 si sono astenuti. A Kiev ieri sera circa 1500 ultranazionalisti hanno presidiato la Rada, il Parlamento nazionale, con la richiesta di dimissioni del ministro degli Interni Avakov. Intanto il piano economico diventa determinante per il futuro dell’Ucraina. Giuseppe D’Amato RealAudioMP3


Il Fondo monetario internazionale ha già pronto un piano di aiuti compreso tra i 14 ed i 18 miliardi di dollari in due anni. La velocità delle riforme in alcuni settori chiave tra i quali l’energia, ha spiegato il capo missione Fmi Georgiev, determinerà l’esatto impegno finanziario. L’obiettivo è di “ripristinare la stabilità e riportare il Paese alla crescita”. Parallelamente Unione europea e Stati Uniti dovrebbero aprire proprie linee di credito verso Kiev per altri 10 miliardi. In totale, però, assicurano gli esperti serviranno nell’arco di 3-5 anni non meno di un centinaio di miliardi. Proprio per ottemperare agli impegni, il governo ucraino ha approvato subito un aumento dei prezzi del gas per uso domestico del 50%. Ma senza questo sacrificio, ha spiegato il premier Jatseniuk il Paese slavo rischierebbe la bancarotta e la contrazione del Pil del 10%. La Russia, intanto, reclama da Kiev 16 miliardi di debiti ed aumenterà il prezzo delle forniture di idrocarburi.









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