La Turchia blocca YouTube dopo le registrazioni sulla Siria
Alta tensione in Turchia a tre giorni dalle cruciali elezioni amministrative. Ieri
il premier Erdogan ha ordinato il blocco di YouTube dopo lo stop di Twitter deciso
venerdi' scorso, in seguito a nuove rivelazioni sulla strategia militare in Siria.
Alessandro Guarasci
E’
campagna elettorale senza esclusione di colpi in vista delle elezioni amministrative
di domenica in Turchia. Da giorni l'opposizione accusa Erdogan di ricercare una “avventura”
militare in Siria per distrarre l'attenzione degli elettori dalla tangentopoli turca.
Nelle registrazioni di conversazioni uscite su Youtube fra alcuni dirigenti turchi,
il capo dei servizi segreti Fidan propone di mandare in Siria "quattro uomini per
lanciare missili" contro il territorio turco. Il ministro degli Esteri Davutoglu invece
riferisce che "il primo ministro ha detto che l'attacco potrebbe essere un’opportunità
per noi". Si pensa naturalmente alle elezioni. L'autenticità delle registrazioni non
ha potuto essere verificata, ma per Erdogan, sono un "atto ignobile", promettendo
di inseguire "fino nelle loro tane" i responsabili. Dunque stop a Youtube, come a
Twitter. Mercoledi una corte amministrativa di Ankara aveva ordinato una sospensione
del blocco di Twitter. Ma la decisione non è stata per ora applicata dalle autorita'
di Ankara, che hanno 30 giorni per farlo