2014-03-28 13:13:14

Il Papa ai vescovi del Madagascar: curate i poveri e dite ai leader politici di fare altrettanto


Servite la causa della pace nel vostro Paese con i valori del Vangelo e non temete di richiamare i politici sulla questione della povertà. Sono due delle esortazioni che Papa Francesco ha rivolto ai vescovi del Madagascar, nel discorso consegnato ai presuli, ricevuti in visita ad Limina. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

Il primo grazie di Papa Francesco ai vescovi del Madagascar è per il “coraggioso” e “persistente” lavoro di evangelizzazione. La società malgascia, riconosce il Papa, sta ricostruendo se stessa dalle macerie di lunghi anni di difficoltà e ha quindi bisogno di prendersi “tutto lo spazio” di cui tale percorso ha bisogno, purché “nel rispetto dei diritti e doveri di ciascuno”. È importante che manteniate “relazioni costruttive con le autorità del vostro Paese”, indica ai presuli Papa Francesco, “rifiutando – dice con chiarezza - qualsiasi coinvolgimento nel dibattito politico a scapito del bene comune. Lasciate che le vostre parole e le vostre azioni manifestino sempre la vostra profonda comunione tra di voi”.

Il secondo apprezzamento del Papa all’episcopato del Madagascar è per la “promozione umana” che si accompagna all’opera di evangelizzazione. Perseverate, afferma, “nella vostra attenzione ai poveri sostenendo, materialmente e spiritualmente, coloro che vi si dedicano, in particolare le Congregazioni religiose che – dice – ringrazio con tutto il cuore per la loro dedizione e per l'autentica testimonianza che rendono all'amore di Cristo per tutti gli uomini”. E, insiste Papa Francesco su questo punto, “vi invito anche a richiamare senza paura tutta la società malgascia, soprattutto i suoi leader, sul tema della povertà, che è in gran parte dovuto alla corruzione e alla mancanza di attenzione al bene comune”.

Nel prosieguo del discorso, il Papa sottolinea il “notevole” apporto “intellettuale, culturale e morale” che la società malgascia riceve dalla presenza delle scuole cattoliche, unendolo all’auspicio che il “maggior numero possibile di bambini, comprese le famiglie più povere, possano essere istruiti” e, parallelamente, alla possibilità che la “presenza cristiana” sia “assicurata nelle scuole pubbliche”. Sul tema della famiglia, Papa Francesco prende ad esempio il programma di formazione alla vita e all'amore, definito “ambizioso e dinamico”, lanciato dall’episcopato malgascio. “Posso solo incoraggiarvi a continuare in questa direzione anche se questo - afferma - sembra andare contro la mentalità corrente”, ricordando inoltre che “la preparazione al matrimonio deve, per quanto possibile, essere approfondita” e che la famiglia in quanto tale deve essere “difesa”, nonostante le “molte minacce” che pesano su di essa.

Papa Francesco chiede poi ai vescovi del Madagascar di avere grande cura e amore per il clero locale e per i seminaristi, oltre a un impegno che porti a sviluppare un “dialogo lucido e costruttivo” in campo interreligioso. E colpisce l’attenzione di Papa Francesco per un valore tipico della vita malgascia, sintetizzato da un termine quasi intraducibile, quello del Fihavanana. Voi, riconosce il Papa, “vi rammaricate per la perdita” di tale valore “che promuove l'armonia e la solidarietà tra i malgasci”, ma “i valori che il Creatore ha instillato nella vostra cultura – ribadisce – devono continuare a essere trasmessi, illuminati al loro interno dal messaggio evangelico. Così, “la dignità della persona umana, la cultura della pace, del dialogo e della riconciliazione troveranno il loro posto nella società in vista di un futuro migliore”.







All the contents on this site are copyrighted ©.