Missione Onu in Iraq: senza rispetto delle minoranze non c'è democrazia
“Tutte le comunità minoritarie soffrono di diverse forme di discriminazione e marginalizzazione
che penalizzano la loro piena partecipazione nella vita politica, sociale e economica
del Paese. E senza il pieno rispetto dei diritti delle diverse comunità, la democrazia
in Iraq non potrà fiorire”. Così si è espresso l'ungherese Yorgy Busztin, vice-rappresentante
del Segretario generale Onu per l'Iraq, aprendo la prima Conferenza per la protezione
dei diritti delle comunità etniche, linguistiche e religiose organizzata a Baghdad
dalla Missione Onu di supporto all'Iraq (Unami, Un Assistance Mission for Iraq).
La conferenza di tre giorni, iniziata ieri e realizzata in collaborazione con
l'Alleanza per le minoranze irachene ( Aim) - riferisce l'agenzia Fides - riunisce
60 rappresentanti delle diverse comunità etniche, religiose e linguistiche presenti
in Iraq. Tutti i gruppi minoritari, a prescindere dalla loro consistenza numerica
– ha ribadito Busztin - “sono componenti essenziali del popolo iracheno e meritano
protezione e rispetto”.
Fonti locali riferiscono all'Agenzia Fides che le
discussioni si focalizzeranno sulle emergenze affrontate dalle diverse comunità e
punteranno anche a definire un pacchetto di proposte di riforme che assicurino ai
gruppi minoritari la piena partecipazione su base egualitaria alla vita politica,
sociale ed economica del Paese. A conclusione dei lavori, la Conferenza elaborerà
una Dichiarazione sui diritti e le libertà fondamentali delle comunità minoritarie
in Iraq, che servirà da piattaforma per avanzare richieste concrete al futuro governo,
quello che uscirà dalle elezioni nazionali in programma alla fine di aprile. (R.P.)