Kenya: i leader religiosi cristiani e musulmani condannano l’attentato contro la chiesa
evangelica
I leader religiosi del Kenya hanno severamente condannato l’attentato del 23 marzo
scorso contro la chiesa evangelica di Likoni, quartiere di Mombasa nel quale sei persone
hanno perso la vita e decine di altre sono rimaste ferite.
Il card. John Njue,
arcivescovo di Nairobi, nel condannare l’attacco ha chiesto al governo di rafforzare
le misure di sicurezza in tutto il Kenya con particolare riguardo alla regione costiera.
Il cardinale - riferisce l'agenzia Fides - ha inoltre rivolto un appello alla calma
ai cristiani ed ha affermato che occorre dare tempo alla polizia di condurre le indagini
per assicurare i colpevoli alla giustizia. La polizia ha inviato altri 500 agenti
a Mombasa.
Anche il presidente del Forum nazionale dei leader musulmani, il
dr. Abdullahi Abdi, ha invitato i keniani alla calma e ad evitare di cadere nella
trappola degli assassini che vogliono dividere il Paese. Nel frattempo non è diminuita
la tensione nel Paese per il timore di nuovi attentati condotti con l’impiego di veicoli
carichi di esplosivi. All’inizio di marzo, proprio a Mombasa la polizia aveva intercettato
un fuoristrada al cui interno erano celati sei ordigni esplosivi.
Le autorità
di Nairobi hanno inoltre imposto ai rifugiati somali presenti nel Paese di rimanere
rinchiusi nei campi di Dadaab e Kakuma. Si sospetta infatti che gli Shabaab somali
siano gli autori dei recenti attentati che hanno sconvolto il Paese. (R.P.)