2014-03-27 17:09:23

Il Papa ai parlamentari italiani: audio integrale omelia
Prof. Antonini, incapaci di lavorare insieme per bene comune


RealAudioMP3 Le parole del Papa, per il quale ‘lontana dal popolo la classe dirigente si corrompe’, sono parole che colgono nel segno della situazione italiana che attraversa non solo una crisi economica ma anche una drammatica crisi politica”. Lo afferma Luca Antonini, Ordinario di Diritto Costituzione all’Università di Padova e tra gli animatori degli incontri di Todi del laicato cattolico italiano dei mesi scorsi”. “La crisi politica la vediamo nella breve durata dei governi, nell’incapacità di portare avanti riforme durature, nel fatto che abbiamo dovuto chiedere a Napolitano un secondo mandato perché non si trovava un accordo sul nuovo presidente della Repubblica. C’è l’incapacità di lavorare insieme su progetti di bene comune”. “Viviamo una politica lontana dalla gente che diventa autoreferenziale, dominata da logiche di interessi e poteri lontani dalla vita quotidiana”. “Ora, spiega ancora il prof. Antonini, stare dalla parte della gente non è populismo. C’è invece il rischio di una degenerazione populista se non si capiscono i problemi reali della gente, a partire dalla disuguaglianza sociale che oggi caratterizza l’Italia. Un tempo la prosperità andava di pari passo con la solidarietà; oggi il 5% dei ricchi possiede il 22% della ricchezza nazionale. Una disuguaglianza basata su rendite, su chi evade imposte, su chi si è approfittato delle speculazioni in periodi di crisi o dell’inefficienza del sistema istituzionale che produce grandi rendite di posizioni”. “Le parole del Papa, continua il prof. Antonini, richiedono una cultura diversa, della responsabilità, per stare dalla parte della gente. Credo che oggi questa sia la necessità della politica per valorizzare quanto di buono c’è dentro al popolo”. “Ma oggi, la tendenza da un lato è quella di liquidare il populismo demonizzandolo, dall’altro , bisogna dire che il populismo spinto non è poi in grado di contare. Credo che proprio dentro una cultura della responsabilità ci sia la possibilità di uscire da questa dialettica tra autoreferenzialismo e populismo. Per riprendere in mano il grande tema del bene comune”. “Ma il nostro sistema istituzionale non aiuta. Abbiamo un Parlamento di nominati che difficilmente rispondono alle esigenze della gente. La politica è lontana dal popolo perché oggi il popolo non la elegge. La nomina i segretari dei partiti”. “Il problema è che c’è il rischio che le riforme siano guidate dall’alto, dall’estero, non considerando il parere del popolo. Serve un principio di sussidiarietà, conclude il prof. Antonini, applicato secondo un principio della responsabilità. Ma per fare le riforme, bisogna che il Parlamento si riavvicini alla gente altrimenti le riforme istituzionali non c’entrano l’obiettivo” (a cura di Luca Collodi)








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