Filippine: i vescovi elogiano lo "storico accordo di pace" fra governo e ribelli musulmani
La Conferenza episcopale filippina (Cbcp) plaude alla firma dell'accordo di pace fra
governo e Moro Islamic Liberation Front (Milf); la cerimonia è avvenuta questo giovedì
a Manila e può mettere la parola fine a una delle più lunghe (e sanguinose) guerre
separatiste del continente asiatico. Il presidente Cbcp e arcivescovo di Lingayen-Dagupan
mons. Socrates Villegas - riferisce l'agenzia AsiaNews - sottolinea che l'atto compiuto
oggi è "una pietra miliare" nel processo di pace e per la fine della lotta indipendentista
a Mindanao.
"Come tutti i filippini che hanno a cuore la pace" ha dichiarato
il presidente dei vescovi, "ci uniamo ai nostri concittadini nella celebrazione di
un evento che rappresenta una pietra miliare nel processo di pace". Mons. Villegas
assicura la preghiera della comunità cristiana, perché "questo primo passo, coraggioso,
possa essere seguito da ulteriori passi che conducono nella direzione di una pace
vera e duratura a Mindanao". I vescovi lanciano un appello al governo, perché persegua
un cammino di pace capace di coinvolgere tutte le anime del Paese; per questo i prelati
invocano un "dialogo aperto, onesto e basato sulla fiducia" anche col Moro National
Liberation Front (Mnlf), l'altro gruppo secessionista musulmano formato da fuoriusciti
del Milf.
Mons. Villegas auspica "ulteriori consultazioni" e dialoghi che includano
"tutte le altre comunità a Mindanao, in particolare quelle che si sentono ignorate
e relegate ai margini come il Mnlf. "La forza di un accordo - aggiunge il prelato
- consiste nella volontà di raggiungere tutti, compresi quanti vi si oppongono". Infine,
per i vescovi è necessario potenziare le attività economiche a Mindanao, perché la
pace non potrà mai prosperare se non è accompagnata da "sforzi per il miglioramento
dello sviluppo umano" troppo a lungo "rimandato. Ma non si può aspettare oltre - conclude
il prelato - per un popolo che ha sofferto per decenni". (R.P.)