Venezuela, quattro arresti per tentato golpe. Maduro: c'è un piano per destabilizzare
il Paese
Dopo un mese di violente proteste antipresidenziali, in Venezuela la situazione rischia
di esplodere dopo l’arresto di tre generali e un sindaco, accusati di tentato colpo
di Stato. Di fronte al crescente dissenso, si mobilitano anche le organizzazioni continentali
per evitare una destabilizzazione che potrebbe allargarsi ad altri Paesi. Ci riferisce
Francesca Ambrogetti :
Tre generali
della Forza aerea arrestati, accusati di promuovere un colpo di stato, un sindaco
dell’opposizione condannato a un anno di carcere e nuove proteste a Caracas e in altre
cittá del paese. La tensione è sempre alta in Venezuela dove è giunta ieri una missione
dell’Unasur, l’Unione delle nazioni sudamericane. Il presidente Nicolas Maduro ha
detto ai rappresentanti dell’organismo che esiste un piano per destabilizzare il paese
e che questa settimana doveva essere decisiva per l’organizzazione del golpe. L’erede
di Hugo Chavez ha chiesto la collaborazione dei rappresentanti dell’Unasur per il
dialogo per la pace promosso dal governo e per la commissione creata per far luce
sugli incidenti. “ Speriamo che la vostra visita aiuti a pacificare il nostro paese”,
ha detto il presidente. Il bilancio delle proteste, manifestazioni e disordini che
vanno avanti da settimanae quasi senza tregua, è salito a 35 morti e i feriti si contano
a centinaia. I nomi dei generali ribelli non sono stati resi noti, mentre il sindaco
destituito e arrestato con l’accusa di “ribellione civile” è Daniel Ceballos della
città di San Cristobal nello stato di Tachira, una regione dove le proteste si sono
sentite con molta forza. Tensione anche per la situazione di Maria Corina Machado,
parlamentare anti-chavista alla quale è stata tolta l’immunità parlamentare e può
essere messa sotto inchiesta con l’accusa di istigazione al delitto. I ministri degli
esteri dell’organismo multilaterale sudamericano, hanno annunciato che intendono
riunirsi anche con esponenti dell’opposizione per conoscere l’altra visione della
crisi che da oltre un mese sta dilagando in Venezuela.