2014-03-25 08:21:59

Thailandia, marce antigovernative e violenze


In Thailandia sono riprese le marce degli anti-governativi in preparazione delle grande manifestazione di sabato. Violenze e intimidazioni quotidiane, presidi militari a Bangkok e fondamentali economici in affanno segnalano una crisi sempre più complessa. Stefano Vecchia:RealAudioMP3

Bangkok è nuovamente interessata da manifestazioni di protesta dopo una relativa tregua in cui le iniziative anti-governative si erano concentrate quasi esclusivamente nel centrale Parco di Lumpini. Ieri e oggi, migliaia di manifestanti e tra questi significativamente centinaia di uomini del servizio d'ordine, hanno accompagnato i leader della protesta in lunghe marce in diverse aree del centro cittadino. L'intento è di sensibilizzare la popolazione sul grande raduno di sabato, una prova di forza contro il governo guidato dalla signora Yingluck Shinawatra che per l'opposizione dovrebbe essere la più consistente dall'inizio delle tensioni a novembre.
La protesta ha deciso di rompere gli indugi davanti agli esiti al momento imprevedibili della decisione con cui il 21 marzo la Corte costituzionale ha annullato la consultazione elettorale del 2 febbraio per l'impossibilità di tenere la tornata elettorale in una sola giornata per il boicottaggio delle opposizioni. Le elezioni anticipate erano state chieste dalla premier come tentativo di sbloccare la crisi davanti alle crescenti manifestazioni di piazza, invece la situazione si è ulteriormente complicata. Sbocchi negoziali alla situazione sembrano ora semplicemente impensabili, anche organismi neutrali o di mediazione istituzionale, inclusi Corte costituzionale, Commissione nazionale anti-corruzione e forze armate sono visti dalle parti come squalificati o tendenziosi e quindi fattori di crisi e non della sua soluzione.
Sono in pochi ad illudersi sulla possibilità di un percorso riformista che anticipi il un nuovo voto, che comunque non potrebbe arrivare prima di quattro-sei mesi, aggravando la contrazione produttiva ed economica del paese. D'altra parte, l'avvio di un nuovo cammino elettorale sotto lo stesso governo o un intervento della magistratura o dei militari che metta fine all'esecutivo provvisorio avvierebbero lo scontro aperto tra le parti che le fazioni più estremiste stanno preparando da tempo.








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