Russia sospesa dal G8, cancellato il vertice di Sochi. Lavrov: non è una tragedia
Riunito all'Aja su iniziativa di Obama, il G7 ha sospeso ieri sera la Russia dal gruppo
dei “Grandi” e cancellato il G8 in programma a Sochi per trasferirlo a giugno a Bruxelles.
Il vertice ha condannato come “illegale” l'annessione della Crimea da parte della
Russia e minacciato Putin di nuove più severe sanzioni. Minimizza il ministro degli
Esteri russo, Lavrov, che dichiara: “Non si tratta di una tragedia”. Il servizio di
Alessandro Gisotti:
La Russia
è sospesa dal G8, 16 anni dopo il suo ingresso nel “Club dei Grandi”. E’ questa la
sanzione decisa dai leader del G7 riuniti all’Aja, in Olanda, su iniziativa del presidente
americano Barack Obama. Un incontro che si è tenuto a margine del Vertice sulla sicurezza
nucleare e che ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale. I leader
del G7 hanno definito illegale l’annessione della Crimea da parte di Mosca ed hanno
cancellato il G8 in programma a Sochi. Le sette potenze mondiali terranno dunque il
prossimo vertice a Bruxelles, in giugno. Nella nota conclusiva del Summit si sottolinea,
inoltre, che il G7 è pronto ad “intensificare" le sanzioni fino ad avere "un crescente
impatto sull'economia russa". Il Cremlino, tuttavia, mostra di non essere preoccupato
da questo crescente isolamento. Per il ministro degli Esteri russo, Lavrov - che all’Aja
ha incontrato per la prima volta il suo omologo ucraino dopo la fuga di Ianukovic
- l’esclusione dal G8 “non è una tragedia” perché i principali problemi possono essere
discussi in altre sedi come il G20. Sul terreno, intanto, il governo di Kiev ha annunciato
ieri il ritiro delle truppe rimanenti in Crimea. E sempre ieri, le forze militari
russe hanno conquistato la base navale di Feodosia, ultima roccaforte ancora in mano
agli ucraini. Dal canto suo, il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha espresso "forte
preoccupazione" da parte di Washington per le truppe di Mosca ammassate al confine
orientale con l'Ucraina.