Presentato l'Incontro mondiale delle famiglie del 2015 a Philadelphia
Occorre accompagnare la famiglia, oggi disprezzata e maltrattata, con una pastorale
intelligente, coraggiosa e piena di amore così come indicato dal Papa. Lo ha detto
il presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia mons. Vincenzo Paglia presentando
martedì mattina in Sala Stampa Vaticana l’ottavo Incontro mondiale delle famiglie,
in programma dal 22 al 27 settembre 2015 a Philadelphia, negli Stati Uniti. Presenti
anche l’arcivescovo mons. Charles Joseph Chaput. Ribadito l’invito alle istituzioni,
religiose e civili, a lavorare insieme per assicurare un futuro migliore alle famiglie.
Paolo Ondarza:
L’auspicio di
mons. Paglia è che a Philadelphia le campane annuncino una nuova primavera della famiglia:
non sarà un incontro aperto al solo mondo cattolico perché la famiglia – spiega –
è un tema universale, ecco perché saranno invitate le altre chiese, le altre religioni
e tutti gli uomini di buona volontà:
"La riflessione sulla famiglia possa
tornare al centro dell’attenzione: della Chiesa, delle altre Chiese cristiane, delle
grandi religioni mondiali come anche delle istituzioni".
Sulla stessa linea
l’arcivescovo mons. Chaput. A Phildelphia – dice – la Chiesa si porrà in ascolto dell’umanità:
"We’ve
really to do with reality… Dobbiamo guardare alla realtà. Credo che ognuno
di noi ha qualcuno in famiglia che ha divorziato e magari si è risposato, oppure vive
un’unione omosessuale Non ci incentreremo su questi problemi, ma certamente vogliamo
che ognuno abbia la possibilità di parlare”.
Dall’arcivescovo di Philadelphia
l’auspicio che il Papa possa partecipare all’Incontro mondiale, quindi mons. Chaput
presenta la sua città: una delle più grandi degli Usa, icona cattolica, ma anche fotografia
della Chiesa a livello mondiale, bisognosa di rinnovamento a seguito della crisi degli
abusi sessuali dello scorso decennio:
"We have the duty to help abuse victims
and their families to heal… Abbiamo il dovere di aiutare le vittime di abusi
e le loro famiglie a guarire, e di proteggere i bambini e i giovani dai danni negli
anni a venire”.
Mons. Chaput ricorda con emozione la prossima canonizzazione
di Giovanni Paolo II, Papa della famiglia e promotore di questi incontri mondiali.
Quindi, sollecitato dai giornalisti, guarda con fiducia alla visita di Obama da Papa
Francesco:
"We hope it will be a very fruitful meeting for the good of the
world… Speriamo sia un incontro proficuo per il bene del mondo. Ogni qual
volta la Chiesa incontra la politica, è un momento importante per il dialogo, il dibattito
e l’impegno per il bene comune delle persone”.