Ginevra: 5mila srilankesi manifestano contro la risoluzione Onu sui diritti umani
Più di 5mila srilankesi hanno manifestato lunedì davanti alla sede del Consiglio per
i diritti umani delle Nazioni Unite (Unhrc) a Ginevra (Svizzera), contro la risoluzione
Onu sullo Sri Lanka. La protesta è stata organizzata da rappresentanti della comunità
srilankese in Europa, sotto l'egida dell'organizzazione Unity for the United Sri Lanka.
Srilankesi che vivono in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Norvegia,
Svezia e Olanda hanno preso parte alla manifestazione, a prescindere dalla loro affiliazione
politica. Al raduno - riporta l'agenzia AsiaNews - hanno partecipato anche alcuni
cittadini srilankesi residenti in Australia e Canada.
I manifestanti hanno
consegnato una lettera indirizzata a Michael Mǿller, direttore generale Onu a Ginevra,
e a Navi Pillai, Alto commissario Onu per i diritti umani (di nazionalità srilankese,
ndr). Nel documento si esorta l'Unhrc a concedere "un adeguato periodo di tempo" allo
Sri Lanka per "risolvere da sé i problemi interni, senza l'interferenza di Paesi che
sono influenzati dalla diaspora tamil nel mondo".
La 25ma sessione dell'Unhrc
si chiuderà il prossimo 28 marzo a Ginevra. Stati Uniti e Regno Unito sono i primi
sostenitori di una nuova risoluzione sulle violazioni dei diritti umani in Sri Lanka,
come avvenuto altre due volte in passato. I precedenti provvedimenti hanno messo in
luce le responsabilità del governo per i crimini compiuto nelle fasi finali della
guerra civile. Più volte Mahinda Rajapaksa, Presidente dello Sri Lanka, si è
opposto a queste risoluzioni Onu. Al contrario, alcuni esponenti della Chiesa cattolica
locale e attivisti per i diritti umani chiedono da tempo l'intervento della comunità
internazionale sulle violazioni che continuano ad avvenire nell'isola asiatica. (R.P.)