El Salvador: il Paese ricorda l’assassinio di mons. Romero
Migliaia di salvadoregni hanno ricordato ieri i 34 anni dell'assassinio dell'arcivescovo
di San Salvador, mons. Oscar Arnulfo Romero, avvenuto il 24 marzo 1980. Le celebrazioni
commemorative sono iniziate già sabato 22 marzo, con un pellegrinaggio molto partecipato.
La nota pervenuta all’agenzia Fides da una fonte locale riferisce le parole del vescovo
ausiliare dell'arcidiocesi di San Salvador, mons. Gregorio Rosa Chavez, durante il
pellegrinaggio: "A livello di Chiesa siamo molto vicini alla sua beatificazione, tutti
i segnali indicano che tale data si sta avvicinando".
Il pellegrinaggio, organizzato
dalla Fondazione Romero per commemorare l'assassinio dell'arcivescovo, è noto come
"Pellegrinaggio delle luci", ed è ormai diventato una tradizione: percorre diverse
strade di San Salvador: dalla Plaza Salvador del Mundo (dove c'è una statua di mons.
Romero) fino alla cattedrale metropolitana, nella cui cripta è sepolto. Anche quest’anno
erano presenti più di 3.000 persone, tantissimi giovani, appartenenti alle organizzazioni
cattoliche, studenti e gruppi sociali, così come molti cristiani arrivati da Centro
America, Sud America, Stati Uniti, Canada e perfino dai Paesi europei.
Il processo
di beatificazione di mons. Romero è stato aperto in Vaticano nel 1994. Mons. Rosa
Chavez durante il pellegrinaggio ha detto: "Nel 2017 ricorrono 100 anni dalla nascita
di mons. Romero, siamo fiduciosi che prima di tale data lo avremo sugli altari".
Mons.
Romero è ricordato per aver denunciato le ingiustizie commesse dal conflitto armato
in El Salvador durato dodici anni (1980-1992), che ha lasciato 75.000 morti, 8.000
dispersi e 12.000 invalidi. (R.P.)