Crisi ucraina. Kiev si ritira dalla Crimea. All’Aja il vertice del G7 vaglia misure
contro Mosca
Riunione del G7 stasera all’Aja per parlare di crisi ucraina, nell’ambito del più
ampio vertice sulla sicurezza nucleare. Ci sarebbe, secondo indiscrezioni, una linea
comune sulle sanzioni nei confronti della Russia ma senza arrivare alla sua espulsione
dal G8. “Non sarebbe comunque una tragedia” reagisce Mosca che intanto preme l’acceleratore
sull’annessione politica ed economica della Crimea. E i timori internazionali affossano
le borse europee e rallentano Wall Street. Il servizio di Gabriella Ceraso:
La Russia vuole
invadere l'Ucraina e ci sono quasi 100.000 militari pronti nei pressi dei confini
orientali. Lo sostiene con toni allarmati il segretario del Consiglio nazionale di
Sicurezza e Difesa di Kiev. Timori forti condivisi dalla Nato e dagli Stati Uniti,
che Mosca però ha minimizzato. Intanto la sua avanzata in Crimea si fa sempre più
inesorabile. La Flotta del Mar Nero ha preso il controllo di quasi tutte le unita'
militari, tolta a Kiev anche la base navale di Feodosia e alcune postazioni nel lago
Donuzlav a occidente. Diviene russa anche la moneta col rublo che, al posto della
grivna ucraina, pagherà stipendi e pensioni. Ma in queste ore gli occhi sono puntati
in Olanda nella blindatissima Aja: lì il primo faccia a faccia dall’inizio della crisi
tra il ministro degli esteri russo Lavrov, che sostituisce Putin al vertice sulla
sicurezza nucleare, e l’omologo interinale ucraino. In pieno svolgimento in città
intanto il G7, voluto dal presidente Usa Obama che oggi ha chiarito: con l’Europa
garantiamo pieno appoggio a Kiev e ribadiamo per Mosca la violazione dell’integrità
territoriale. L’ipotesi di sanzioni crescenti, su cui tranne la Cina ci sarebbe l’intesa,
è quelal più probabile ma sul tavolo c'è anche la possibile esclusione permanente
dal G8 della Russia: “non sarebbe una tragedia” commenta il ministro Lavrov "comunque
nessuno può escludere qualcun altro". "La situazione in Ucraina" spiega " non puo'
essere risolta senza una riforma costituzionale". Non ci sono per ora altre dichiarazioni
tranne quelle del premier britannico Cameron che rassicura : “di certo il G8 non si
terrà a Sochi, a giugno”, “la Russia”, aggiunge, “deve cambiare atteggiamento”.