La Turchia abbatte aereo da guerra siriano. Damasco: aggressione. Ankara: legittima
difesa
Tensione fra Siria e Turchia, dopo l'abbattimento da parte di quest'ultima di un aereo
da guerra di Damasco al confine fra i due paesi. La Siria denuncia un'aggressione
militare ingiustificata, mentre Ankara si difende: "Aveva violato lo spazio aereo".
I particolari da Paola Simonetti:
La Siria la
considera una brutale ingerenza, la Turchia un'operazione di legittima difesa. I due
paesi si fronteggiano con un duro botta e risposta sull'abbattimento di un caccia
siriano da parte turca. Un portavoce dell’esercito di Damasco denuncia una «aggressione
militare ingiustificata e senza precedenti». Il velivolo sarebbe stato colpito nello
spazio aereo siriano mentre attaccava i ribelli nella provincia di Latakia, vicino
al confine con la Turchia, dove negli ultimi giorni ribelli jihadisti hanno lanciato
un’offensiva contro le forze lealiste. Il pilota si è salvato lanciandosi con il paracadute.
Il ministero degli Esteri siriano a chiare lettere parla di "coinvolgimento della
Turchia in Siria fin dall’inizio" del conflitto civile, ma il premier turco Erdogan
si difende: l'abbattimento del velivolo è avvenuto per una violazione dello spazio
aereo. Già nel settembre scorso un episodio simile aveva coinvolto i due paesi: la
Turchia infatti nel 2012 ha stabilito che ogni elemento militare siriano che si avvicini
al confine turco venga trattato come obiettivo legittimo.